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Home Page    News     “Forza, terribilità e rilievo” Il Pordenone a Piacenza e dintorni   

 

Giovedì 23 Maggio 2019 - 23-24 maggio 2019 - Palazzo Farnese - Anticamera dell'Appartamento Stuccato | Piacenza

“Forza, terribilità e rilievo” Il Pordenone a Piacenza e dintorni

Convegno Internazionale di Studi

“Forza, terribilità e rilievo” Il Pordenone a Piacenza e dintorni a cura di
Giovanna Paolozzi Strozzi
Anna Còccioli Mastroviti
Antonella Gigli



In allegato il Programma completo
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La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza, in collaborazione con il comune di Piacenza, promuove un convegno internazionale dedicato alla figura e all’opera di Giovanni Antonio de’ Sacchis (1484 circa- 1539), meglio noto come Pordenone.
Il Convegno ha il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e il patrocinio dei Comuni di Cortemaggiore, Cremona e Pordenone.
Con questa iniziativa la Soprintendenza intende valorizzare e far conoscere in maniera più approfondita la figura e l’opera dell’artista che nella basilica piacentina di Santa Maria di Campagna e nella chiesa dei Francescani nella vicina Cortemaggiore ha lasciato alcune tra le testimonianze più significative della sua attività di frescante e di pittore tout court.

Elogiato da Vasari per “forza, terribilità e rilievo nel dipingere”, il Pordenone ha goduto di un’ampia fortuna critica, specie tra i contemporanei che lo ritenevano degno di essere accostato a Michelangelo per “grandezza” e “divinità” nel disegno. Tuttavia, a dispetto degli studi primo novecenteschi e della mostra ospitata nel Castello di Udine nel 1939, si sarebbe dovuto aspettare ancora a lungo prima che una nuova mostra organizzata a Villa Manin di Passariano in occasione della ricorrenza dei cinquecento anni dalla nascita (1984), ne ribadisse l’importanza, rendendolo noto al grande pubblico. L’assestamento definitivo della sua figura si deve ai prolungati studi di Caterina Furlan e di Charles E. Cohen, sfociati in due importanti monografie apparse rispettivamente nel 1988 (Milano, Electa) e nel 1996 (Cambridge University Press, 2 voll.).

Per quanto riguarda la basilica di Santa Maria di Campagna, il restauro degli affreschi della cupola effettuato nei primi anni Ottanta del Novecento sotto la direzione di Paola Ceschi Lavagetto della Soprintendenza di Parma e Piacenza ha costituito un’occasione unica di conoscenza del modus operandi del Pordenone, mentre altri studi - e in particolare il convegno dedicatogli a Pordenone in concomitanza con la mostra del 1984 - hanno messo in evidenza la sua complessa cultura d’immagine. Tuttavia i problemi aperti sono ancora molti e investono non solo la cupola piacentina e le sue vicende conservative, ma anche le restanti opere dell’artista presenti nella stessa chiesa, nel territorio e in particolare a Cortemaggiore. Di qui la decisione di dedicargli un nuovo convegno di studi nell’auspicio che consenta di mettere meglio a fuoco la sua variegata attività, il contesto in cui essa si è svolta, le relazioni intessute con artisti e personaggi diversi: un’indagine a tutto campo che da Piacenza e Cortemaggiore si estende fino a Mantova e a Cremona, nella cui cattedrale si conserva uno dei suoi cicli di affreschi più giustamente famosi, ossia le scene della Passione di Cisto e la grandiosa Crocifissione sulla controfacciata, che per la sintesi di elementi nordici e motivi desunti dalla cultura figurativa centro-italiana costituisce una sorta di ardito manifesto della “maniera moderna” in area padana.

Articolato in due giornate (giovedì 23 e venerdì 24), per un totale di cinque sessioni aventi attinenza con altrettanti argomenti (gli affreschi della cupola di Santa Maria di Campagna e il funzionamento dei cantieri decorativi nel Cinquecento; i committenti piacentini; i restauri; i “dintorni”; i confronti, gli effetti, la fortuna), il convegno proseguirà nel pomeriggio di venerdì con la visita al Duomo di Cremona, mentre nella mattinata di sabato è previsto un trasferimento a Cortemaggiore per la visita alla chiesa dei Francescani e al mausoleo dei Pallavicino. Entrambe le iniziative sono state organizzate di concerto con i Francescani Minoriti della provincia di Bologna e con le Diocesi di Cremona e di Piacenza-Bobbio. La giornata si concluderà con la visita alla basilica di Santa Maria di Campagna.

I contributi presentati dagli studiosi in sede di convegno saranno raccolti nei relativi atti, a cura di Giovanna Paolozzi Strozzi, Anna Còccioli Mastroviti, Antonella Gigli. Proseguendo su quella linea programmatica di studio, di tutela e di valorizzazione di monumenti e di artisti - locali e non - che nel corso dei secoli scorsi hanno contribuito a determinare l’identità artistica di Piacenza, la loro pubblicazione offrirà l’ulteriore conferma dello spirito di collaborazione e di confronto istituzionale e scientifico tra la Soprintendenza ABAP di Parma e Piacenza, l’Università e le Istituzioni piacentine, cremonesi e mantovane.

Il Convegno Internazionale di Studi è accreditato dall’Ordine degli Architetti PPC di Piacenza.

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