Fondazione di Piacenza e Vigevano Facciata della Sede
Fondazione   

 

spazio
  Profilo
spazio
  Sede
spazio
  Settori d'Intervento
spazio
  Dove Siamo
spazio
  Staff
spazio

  Come Richiedere un Contributo
spazio
  News
spazio
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Newsletter
spazio

invia
 
Home Page     Fondazione     Sede   

La sede della Fondazione

Facciata del Palazzo Rota Pisaroni

La sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano si trova in via S. Eufemia 13, nei locali interamente restaurati dello storico Palazzo Rota Pisaroni, una delle dimore patrizie più importanti della città per pregi artistici e storici.

Gli uffici vi sono stati trasferiti nel settembre 2007, in seguito al trasloco dalla precedente sede in via Sant'Eufemia 12 (dove è invece tuttora attivo l'Auditorium Santa Margherita, storica cornice per gli incontri e le attività culturali organizzati dalla Fondazione).

 

 

 

Cenni storici e artistici

Un'epigrafe in latino posta sotto il balcone centrale di Palazzo Rota Pisaroni rimanda a futura memoria chi ne commissionó la costruzione: la frase tradotta rammenta che "Giuseppe Rota costruí dalle fondamenta questa dimora, l'abbellí e la finí anche nei minimi particolari nel 1762".

Il Palazzo divenne famoso intorno al 1830, quando fu acquisito dalla famosa cantante piacentina Rosmunda Benedetta Pisaroni che lo trasformó, oltre che nella sua residenza, nel "salotto buono" di Piacenza. Vi si davano convegno artisti ed aspiranti tali.

Giovanni Rubini, Erodiade con la testa del battista

Cosí descrive l'esterno del palazzo lo storico Ferdinando Arisi: "La facciata non è imponente, ma ideata e ornata con molto buon gusto (…). L'ingresso in granito rosa, è un gioiello del rococó, come il balcone che lo include e la ragnatela in ferro battuto che funge da aereo parapetto (...)".

Dell'interno, del piano nobile, scrive ancora Arisi "sono sette locali, dei quali due, alcova e salottino, finemente decorati a stucco; gli altri sono allietati da belle medaglie nel soffitto affrescate da Luigi Mussi (Piacenza, 1694-1771), un prete-pittore inspiegabilmente ignorato da storici e biografi locali". Luigi Mussi nacque a Piacenza il 1694. Le notizie biografiche su di lui sono piuttosto scarse.

Luigi Mussi, Le quattro stagioni, affresco nella volta di una delle sale

Nell'alto salone La caduta di Fetonte domina il soffitto entro una bella quadrature di Antonio Alessandri. Fetonte è colpito da una saetta di Giove; in alto Giove e Giunone e le altre divinità Marte, Minerva e Mercurio. Sotto, il vecchio Eolo e la Primavera. Una ventina di dipinti ornano le pareti: le nature morte di fiori, frutti e animali di Margherita Caffi; le Quattro stagioni di Ludovico Trasi; le Donne famose dell'antichità di scuola emiliana del diciassettesimo secolo;

i tre grandi dipinti La storia di Ciro, La giustizia di Salomone e La regina degli Sciiti Tamiri riferibili, infine a Giuseppe Manzoni. Negli altri ambienti spiccano gli affreschi del Mussi. Nell'anticamera del salone L'allegoria del giorno mostra un efebo fra il crepuscolo (luna) l'aurora (il sole), In una terza medaglia Mussi affrescó Le quattro stagioni: la primavera in un volo di putti, l'estate con falce e spighe, l'autunno rappresentato da Bacco e l'Inverno simboleggiato da un anziano. Vi sono poi altre medaglie entro cornici di stucco: in una viè raffigurato un giovane dormiente; nell'altra il trionfo di Giunone, sorretta da un genio sulle nubi, incoronata da una bellissima giovane alata.

Non ha invece opere pittoriche, bensí una pregevole decorazione a stucco, la stanza dell'alcova: una saletta con un doppio lampadario ed un accesso segreto.

 

Galleria fotografica della sede

Il cortile interno

Il cortile interno

Alcova

Alcova finemente decorata in stucco

Luigi Mussi

La caduta di Fetonte (1762-1765), affresco nella volta del salone d'onore

Luigi Mussi

Il sonno di Endimione, affresco in una delle sale

Luigi Mussi

Allegoria del giorno, affresco nell'anticamera del salone

Luigi Mussi

Le quattro stagioni, affresco nella volta di una delle sale

Ludovico Trasi

Allegoria dell'Autunno, collocato nel salone d'onore

Ludovico Trasi

Allegoria dell'Inverno, collocato nel salone d'onore

Ludovico Trasi

Allegoria dell'Estate, collocato nel salone d'onore

Ludovico Trasi

Allegoria della Primavera, collocato nel salone d'onore

Giuseppe Manzoni

La giustizia di Salomone (1765), dipinto collocato nel salone d'onore

Giuseppe Manzoni

La storia di Ciro (1765), dipinto collocato nel salone d'onore

Giuseppe Manzoni

La regina degli Sciti Tamiri (1765), dipinto collocato nel salone d'onore

Giovanni Rubini

Erodiade con la testa del Battista (1730 circa), collocato nel salone d'onore

spazio spazio spazio
spazio spazio spazio