Anno 2010 Fondazione di Piacenza e Vigevano - Progetto Musicoterapia
Progetto proprio
 Il canto e la musica contribuiscono a migliorare la qualità della vita nella quarta età. Lo dimostrano i risultati di un progetto proprio della Fondazione, che promuove la musicoterapia presso Rsa e Cdi piacentini. Una iniziativa che è stata avviata nell’esercizio 2008 e in seguito ripetuta nel 2009 e nel 2010, forte dei segnali positivi che ha registrato. Sono tre, in particolare, gli obiettivi che il progetto ha potuto raggiungere: creare socializzazione e stimolo del dialogo e della capacità relazionale, poichè l’approccio alla persona attraverso la musica rappresenta uno strumento di comunicazione verbale e non verbale per intervenire a livello educativo terapeutico; riattivazione della memoria e dei processi emozionali, poichè attraverso le canzoni, le romanze delle opere liriche, le arie delle operette vengono fatti rivivere, in senso emotivo, momenti felici del passato, cercando di mantenere e recuperare capacità residue anche in soggetti affetti da demenza senile; supporto psicologico, poichè la musica dà sollievo di fronte alle ansie quotidiane e consente all’anziano di allentare la tensione derivante dai propri disturbi, allontanando pensieri e atteggiamenti negativi e facilitando anche il rilassamento. Il progetto, che ha come titolo “C’era una volta ma c’è ancora (tieni il tempo)”, coinvolge alcun ospiti di case di riposo della provincia di Piacenza che nell’arco di sei mesi, grazie ad un incontro settimanale di un’ora, possono seguire un percorso musicale socializzando e divertendosi. Gli istituti coinvolti nel progetto sono i piacentini Vittorio Emanuele e Maruffi (in via Roma e via Lanza), l’Andreoli di Borgonovo, il Biazzi di Castelvetro e La Madonnina di Caorso. Le attività di musicoterapia sono articolate nel canto popolare e nell’ascolto di brani musicali (viene utilizzata una pianola che supporta validamente l’attività corale). I momenti musicali sono organizzati in gruppi non numerosi per dare la possibilità a tutti di partecipare attivamente, stimolando l’attenzione, ed anche per poter valutare eventuali progressi sul piano psicologico e comportamentale. Il lavoro viene centrato sulla potenzialità intellettiva residua degli anziani, utilizzando come strumento principale il linguaggio musicale. Durante le sedute viene attribuita importanza anche all’improvvisazione da parte dei partecipanti, in modo da creare situazioni nelle quali l’ospite diventi autentico protagonista.
Nel 2010 la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha contribuito al progetto con un sostegno di 19.800,00 €.
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