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Domenica 7 Luglio 2019 - ore 16:30 - Auditorium San Dionigi di Vigevano

Aspettando il 2020: Beethoven e Napoleone

Musica a San Dionigi 2019

Aspettando il 2020: Beethoven e NapoleoneL’EROICA A VIGEVANO
Beethoven nel 1802 conobbe uno dei momenti più bui della sua vita. Si trovava immerso nella natura della cittadina di Heligenstadt, a pochissimi chilometri da Vienna e lì fece i conti con la malattia che cercava con ogni mazzo – e ormai già da due anni – di nascondere agli amici e agli estimatori: la sordità. Era uomo di 32 anni, con una carriera brillante di virtuoso di pianoforte e straordinario compositore: immerso nella solitudine dei boschi viennesi stava pensando di farla finita. Il celebre Testamento di Heligenstadt è uno scritto sconvolgente di grande peso umano e psicologico. Per fortuna il carattere forte di Beethoven ha avuto il sopravvento (ricco della sua musa che lo sorreggeva in ogni suo momento di difficoltà): lo scritto fu nascosto nel doppio fondo di un cassetto di un armadio e fu scoperto solo dopo la sua morte.
Con la ripresa del lavoro musicale, Beethoven rivolse la sua attenzione ai grandi temi sociali post-rivoluzionari, interessandosi alle vicende che stavano sconvolgendo l’Europa dopo la Rivoluzione Francese. Fu proprio la figura folgorante del giovane console Napoleone Bonaparte ad affascinare Beethoven, in virtù dell’innovativa visione che il Francese aveva del vecchio continente, e una sinfonia che celebrasse il giovane ‘eroe’ francese sembrava a Beethoven essere il giusto omaggio artistico. Dal 1802 al 1803 scrive quasi di getto questo lavoro, ma presto dal grande entusiasmo Beethoven passò alla grande delusione: il 2 dicembre 1804 Napoleone si proclama imperatore. Furiosamente Beethoven cancellò la dedica e disse ai suoi più stretti collaboratori: "Anch'egli non è altro che un uomo comune. Ora calpesterà tutti i diritti dell'uomo e asseconderà solo la sua ambizione; si collocherà più in alto di tutti gli altri, diventerà un tiranno!". La dedica fu quindi scritta al principe Joseph Franz Maximilian von Lobkowitz, un aristocratico boemo appassionato di musica e buon violinista dilettante, grande mecenate di Beethoven e che ospitò nel proprio palazzo viennese la prima esecuzione nella primavera del 1804. Questa iniziale versione ‘privata’ non è stata, di fatto, più eseguita dopo l’esecuzione pubblica del 7 aprile del 1805 al Theater an der Wien.
Grazie al certosino lavoro di ricerca e ricostruzione del manoscritto originale da parte del direttore d’orchestra milanese Simone Toni, oggi è possibile ascoltare quella prima versione per Lobkowitz, e Vigevano e stata scelta come prima città italiana per l’esecuzione di questa rivoluzionaria versione. Il lavoro svolto da Toni, grazie anche all’importante supporto del designer industriale Barnaba Fornasetti, dopo Vigevano sarà conosciuto nelle più importanti città italiane, da Parma a Bologna, da Milano a Mantova, e per tutto il 2020 sarà il lavoro di punta dell’orchestra Silete Venti!
Dunque un grande evento quello del 7 luglio prossimo all’Auditorium San Dionigi. Alle ore 16.30, entrata libera per 99 posti a sedere, saremo noi i primi ascoltatori in Italia ad ascoltare l’Eroica come l’aveva ascoltata Lobkowitz. È un anticipo dei grandi festeggiamenti europei per il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven. La stagione 2019 di Musica a San Dionigi, voluta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e organizzata da Forte? Fortissimo! TV di Milano e Ceresio Estate di Lugano, ha dedicato a Beethoven una particolare attenzione: il primo concerto del 29 aprile ha visto l’esecuzione del Quarto Concerto nella trascrizione - dello stesso autore – per quartetto d’archi e pianoforte, mentre il 23 giugno è stata la volta della Sonata per violino e pianoforte ‘La Primavera’.

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