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Eventi Auditorium San Dionigi di Vigevano - ricerca

413 eventi presenti

21/6/2019 - ore 21:00 - Auditorium San Dionigi di Vigevano

Lisa dagli occhi blu… una storia senza tempo

Lisa dagli occhi blu… una storia senza tempo

Tra canzoni e parole

Intervengono i cantanti Donatella e Mario Tessuto che dialogheranno con Mario Pacali direttore dell'Informatore

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21/6/2019 - Dalle ore 05:30 alle ore 23:30 - Auditorium San Dionigi di Vigevano

Festa Europea della Musica

Festa Europea della Musica

IV Edizione

Su iniziativa di Diapason Consortium, anche quest’anno Vigevano partecipa alla Festa della Musica, giunta in Italia alla 25a Edizione e a Vigevano alla 4a.

Dal 1985 la Festa della Musica unisce i musicisti di tutta l’Europa nel segno della spontaneità e della libertà del gesto musicale.
Tutti i musicisti, previa iscrizione (libera e gratuita), avranno la possibilità di esibirsi nel corso della giornata.

EVENTI SPECIALI
ore 5.30 del mattino, "Prime note d'estate" - Mulino di Mora Bassa

ore 21.00 Consegna premi "FDM19" - Auditorium San Dionigi

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23/6/2019 - ore 16:30 - Auditorium San Dionigi di Vigevano

Vienna al violino

Vienna al violino

Musica a San Dionigi 2019

Mozart, Schubert, Kreisler

Emma Arizza, violino
Maria Grecu, pianoforte
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Vienna sarà la protagonista del concerto di domenica 23 giugno (sempre alle ore 16.30, entrata libera fino ad esaurimento dei 99 posti disponibili) per la rassegna 2019 di Musica a San Dionigi della Fondazione di Piacenza e Vigevano; un pomeriggio musicale che rappresenta un assaggio dell’ultimo concerto estivo del 7 luglio prossimo. Questa è la Vienna della cultura mozartiano-beethoveniana, la Vienna che crea e che (purtroppo) distrugge i propri ‘miti’ nel giro di pochi anni, come certe mode. Saranno di scena la violinista italiana Emma Arizza e la pianista rumena Maria Grecu, due giovani musiciste accumunate dai severi studi un Gran Bretagna e dall’essere diventate due eccellenze del Royal College of Music di Londra. Emma Arizza inizia giovanissima la carriera concertistica esibendosi presso alcune delle più prestigiose sale da concerto in Italia (come le Apollinee del Teatro la Fenice di Venezia, il Salone Estense di Varese e il modernissimo l’Auditorium Gaber di Milano) e in Europa (Sala Ateneu di Bacau, la splendida Sala Rachmaninov del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, e la House of Lords del Parlamento di Londra). Ammessa per meriti musicali alla Sommer Academie del Mozarteum di, Emma Arizza è stata premiata in oltre venti concorsi nazionali ed internazionali e collabora con artisti di fama come Gabriel Prokofiev, Yulia Chaplina, Jacopo Taddei, Vittorio Montalti e il grande direttore d’orchestra olandese Bernard Haitink. Emma è artista in residenza della Fondazione La Società dei Concerti di Milano per la stagione 2018/19 ed esegue su un prezioso Francesco Guadagnini di Torino (1925-1930 ca). La pianista Maria Grecu inizia lo studio del pianoforte dall’età di 4 anni, apprendendo rapidamente la tecnica e vincendo il suo primo concorso internazionale a solo anno di studio. Incentivata dai brillanti risultati che stava conseguendo, Maria Grecu partecipa e vince più di 30 premi nazionali (tra i quali il 1° premio ‘George Georgescu, 1° premio ‘Carl Filtsch’ di Sibiu; 1° premio ‘Frédéric Chopin’ di Bacau;
1° premio ‘Irina Satchi’ di Ramnicu Valcea). Grazie ai risultati conseguiti con gli studi in Gran Bretagna, Maria Grecu ha eseguito concerti in patria, a Monaco di Baviera, Atene, Bucarest e a Roma. Dal 2015 studia sotto la guida del professor Andrew Ball dopo aver conseguito il ‘Diploma di Eccellenza’ (con menzione onorevole) del Royal College of Music di Londra. Vienna dunque: città magnifica ma difficile, straordinaria ma spigolosa, aperta ma - insieme – riservata, una capitale che per secoli è stata la città ideale della musica: tutti i più grandi compositori ‘dovevano’ passare da Vienna per ottenere successo, e se questo non avveniva si poteva stare certi che avrebbero dovuto faticare molto ad imporsi nelle altre capitali europee. Mozart subì fin da giovane il fascino dell’enorme capitale asburgica, ma ricevette alla fine sono indifferenza o addirittura intolleranza. Del Salisburghese ascolteremo la bellissima Sonata K 304. Non molto diversa fu la vita di Beethoven in quell’enorme città: divenuto già dal 1795 il ‘più grande compositore di Vienna’ fu presto isolato dal grande pubblico, rimanendo nei cuori solo dei più affezionali e dei suoi (seppur importanti) mecenati. Paragonato quasi ad una tragica figura da commedia, Beethoven visse malamente i suoi ultimi anni di vita in quell’enorme città, tra importanti riconoscimenti (come quello gli tributò Rossini che gli fece visita) e lunghi, desolanti silenzi. Del grande compositore varrà eseguita la Sonata ‘Primavera’, op. 24. Chiudono il programma due funambolici pezzi che a Vienna spopolavano tra il pubblico dei grandi concerti: di Fritz Kreisler si ascolterà il popolarissimo Liebesleid, e di Henryk Wieniawski l’impegnativo Capriccio-Valse, op. 7.

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29/6/2019 - dalle ore 08:30 - Auditorium San Dionigi di Vigevano

LONGOBARDI 569 - 2019

LONGOBARDI 569 - 2019

1450° ANNIVERSARIO DELLA PRESENZA LONGOBARDA TRA TICINO, SESIA E PO

COMITATO SCIENTIFICO:
Prof. Aldo Settia, Prof. Luisa Giordano, Dr. Rosanina Invernizzi, Prof. John Basset Trumper, Prof. Marusca Francini, Dr. Piero Majocchi, Prof. Giovanni Borroni.

In allegato il programma

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7/7/2019 - ore 16:30 - Auditorium San Dionigi di Vigevano

Aspettando il 2020: Beethoven e Napoleone

Aspettando il 2020: Beethoven e Napoleone

Musica a San Dionigi 2019

L’EROICA A VIGEVANO
Beethoven nel 1802 conobbe uno dei momenti più bui della sua vita. Si trovava immerso nella natura della cittadina di Heligenstadt, a pochissimi chilometri da Vienna e lì fece i conti con la malattia che cercava con ogni mazzo – e ormai già da due anni – di nascondere agli amici e agli estimatori: la sordità. Era uomo di 32 anni, con una carriera brillante di virtuoso di pianoforte e straordinario compositore: immerso nella solitudine dei boschi viennesi stava pensando di farla finita. Il celebre Testamento di Heligenstadt è uno scritto sconvolgente di grande peso umano e psicologico. Per fortuna il carattere forte di Beethoven ha avuto il sopravvento (ricco della sua musa che lo sorreggeva in ogni suo momento di difficoltà): lo scritto fu nascosto nel doppio fondo di un cassetto di un armadio e fu scoperto solo dopo la sua morte.
Con la ripresa del lavoro musicale, Beethoven rivolse la sua attenzione ai grandi temi sociali post-rivoluzionari, interessandosi alle vicende che stavano sconvolgendo l’Europa dopo la Rivoluzione Francese. Fu proprio la figura folgorante del giovane console Napoleone Bonaparte ad affascinare Beethoven, in virtù dell’innovativa visione che il Francese aveva del vecchio continente, e una sinfonia che celebrasse il giovane ‘eroe’ francese sembrava a Beethoven essere il giusto omaggio artistico. Dal 1802 al 1803 scrive quasi di getto questo lavoro, ma presto dal grande entusiasmo Beethoven passò alla grande delusione: il 2 dicembre 1804 Napoleone si proclama imperatore. Furiosamente Beethoven cancellò la dedica e disse ai suoi più stretti collaboratori: "Anch'egli non è altro che un uomo comune. Ora calpesterà tutti i diritti dell'uomo e asseconderà solo la sua ambizione; si collocherà più in alto di tutti gli altri, diventerà un tiranno!". La dedica fu quindi scritta al principe Joseph Franz Maximilian von Lobkowitz, un aristocratico boemo appassionato di musica e buon violinista dilettante, grande mecenate di Beethoven e che ospitò nel proprio palazzo viennese la prima esecuzione nella primavera del 1804. Questa iniziale versione ‘privata’ non è stata, di fatto, più eseguita dopo l’esecuzione pubblica del 7 aprile del 1805 al Theater an der Wien.
Grazie al certosino lavoro di ricerca e ricostruzione del manoscritto originale da parte del direttore d’orchestra milanese Simone Toni, oggi è possibile ascoltare quella prima versione per Lobkowitz, e Vigevano e stata scelta come prima città italiana per l’esecuzione di questa rivoluzionaria versione. Il lavoro svolto da Toni, grazie anche all’importante supporto del designer industriale Barnaba Fornasetti, dopo Vigevano sarà conosciuto nelle più importanti città italiane, da Parma a Bologna, da Milano a Mantova, e per tutto il 2020 sarà il lavoro di punta dell’orchestra Silete Venti!
Dunque un grande evento quello del 7 luglio prossimo all’Auditorium San Dionigi. Alle ore 16.30, entrata libera per 99 posti a sedere, saremo noi i primi ascoltatori in Italia ad ascoltare l’Eroica come l’aveva ascoltata Lobkowitz. È un anticipo dei grandi festeggiamenti europei per il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven. La stagione 2019 di Musica a San Dionigi, voluta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e organizzata da Forte? Fortissimo! TV di Milano e Ceresio Estate di Lugano, ha dedicato a Beethoven una particolare attenzione: il primo concerto del 29 aprile ha visto l’esecuzione del Quarto Concerto nella trascrizione - dello stesso autore – per quartetto d’archi e pianoforte, mentre il 23 giugno è stata la volta della Sonata per violino e pianoforte ‘La Primavera’.

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