Domenica 24 Agosto 2014 - Libertà
"Antichi Organi", squilli di qualità
Con l'Ensemble Frescobaldi felice esordio della rassegna a Travo
travo - Ventisette anni consecutivi per una rassegna sono un piccolo/grande record della rassegna Antichi organi. Una patrimonio da salvare promossa con il patrocinio della Provincia, il sostegno di Banca di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano, il contributo di 13 Comuni e di un comitato e, soprattutto, l'organizzazione come sempre curata dall'associazione Progetto Musica di Pietro Tagliaferri.
Indicativa la location d'esordio, protagonista l'Ensemble Frescobaldi: la chiesa di S. Antonino martire a Travo, struttura di impianto romanico protesa sul Trebbia e abside rivolta ad est. Dal lato nord sembra protetta e quasi chiusa dal borgo fortificato, dal lato sud sembra aprirsi e tutelare quella parte di Valtrebbia. E, presentando l'evento, il parroco don Andrea Fusetti ne ha subito sottolineato la particolarità: «E' la chiesa più importante della Diocesi, qui è iniziato il culto di S. Antonino. Ha un organo altrettanto importante. Il Concilio Vaticano II ha stabilito che l'organo è strumento eccezionale». Ha poi elogiato l'Amministrazione comunale rappresentata dal vice-sindaco Elena Reggiani che ha, a sua volta, ringraziato Giuseppina Perotti «che porta avanti un'eccellenza molto sentita. Per una piccola Amministrazione sostenere questa rassegna è un impegno ma anche un piacere. E poi è motivo di orgoglio».
Infine Perotti ha auspicato «che Antichi organi possa continuare. Ha salvato 19 organi in 27 anni. Notevole l'attività culturale che ne può nascere. Chi restaura un organo ha un onere particolare».
L'Ensemble Frescobaldi era nell'occasione composto da Mario Caldonazzi (tromba), Antonio Camponogara (organo) e Fabio Mattivi (trombone). Fondato nel 1975, ha sempre proposto un repertorio - spesso riscoperto e valorizzato con azioni mirate - esteso dal Rinascimento ad oggi.
Dopo l'illustrazione del programma da parte di Camponogara largo alle sontuose musiche, distillato della più suggestiva letteratura organistica degli ultimi secoli.
In apertura motivo di Pezel, poi un crescendo magico con diverse arie di Haendel, il trascinante Trumpet tune di Purcell e il Grande offertorio per organo di Donizetti. Non potevano mancare, nella dialettica passato-presente, accenni alla contemporaneità con Ave Maris Stella di Nino Rota, quindi Ave Maria di Bach e Gounod. Doveroso l'omaggio a Verdi con Elevazione e Offertorio, trascrizione di Fumagalli da Aida prima del festoso e fastoso Trumpet voluntary di Clarke, sempre eseguito in occasioni ufficiali, quindi bis con corale di Haydn.
Davanti ad un numeroso pubblico il Frescobaldi ha mostrato quanto potente sia l'accostamento organo-ottoni anche per il virtuosismo interpretativo. Severità e magniloquenza dell'organo sono stati mitigati dal suono dolce e a tratti squillante della tromba mentre il trombone armonicamente integrava e variava.
Ricordiamo che Camponogara suonava un organo costruito nel 1905 da Giuseppe Cavalli, poco noto ma valente artigiano. Ben ristrutturato di recente, è situato nella neoclassica cantoria sopra la bussola lignea dell'ingresso principale.
Fabio Bianchi