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Mercoledì 27 Agosto 2014 - Libertà

Quando il fiume racconta

Da Paesi diversi per narrare proprie radici e saperi

PIACENZA - Dopo aver ripercorso tante Storie di confine tra Piacenza e il Po, attingendo alle testimonianze della storia, Il Po ricorda (a ingresso gratuito) affronterà adesso il tema attraverso le leggende e le tradizioni della comunità straniere presenti nella nostra città.
Con l'appuntamento di questo pomeriggio alle ore 17.30 sul Lungopo, in corrispondenza dell'attracco "Città di Piacenza", torna, dopo una pausa, la seconda edizione della manifestazione organizzata dall'associazione Arti e Pensieri, con la collaborazione del Comune, il patrocinio del Francigena festival e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di Selecar, che proseguirà il 3 settembre alle 17.30 con Bonjour monsieur Courbet, sul periodo di fine Ottocento-inizio Novecento, al tempo della progettazione di ponti e opere di bonifica, per concludersi il 10 settembre alle 17.30 nelle sale della Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, tra gli scorci del Paese immaginato raffigurato nei dipinti del museo di via San Siro.
L'iniziativa di questo pomeriggio, dal titolo Il fiume racconta, si avvale dell'apporto del Centro interculturale e dell'Ufficio stranieri della Cgil. L'idea è stata infatti quella di coinvolgere persone provenienti da Paesi diversi (Ecuador, Romania, Polonia, Senegal, Algeria), che condivideranno con la platea narrazioni con protagonisti i fiumi, oltre ai rispettivi saperi artigianali, sui quali verranno svolti laboratori pratici aperti a tutti, e alle tipicità gastronomiche, da assaggiare nell'angolo delle degustazioni.
«Ci doneranno nuovi occhi per guardare il Po, mentre incontrare diverse idee di fiume e, quindi altri modi di viverlo, ci permetterà di scoprire come riavvicinarci a esso recuperando la nostra identità fluviale» esemplificano gli organizzatori.
Le attività si rivolgeranno ai bambini, per la creazione di segnalibri con cartoncini colorati dando vita ai personaggi acquatici che animano le fiabe polacche, e agli adulti, che potranno confrontarsi con le tradizioni senegalesi, per imparare a cucinare il cous cous o cimentarsi con la decorazione della stoffa.
Il cous cous sarà al centro anche della merenda, accompagnato da altre specialità del Paese dell'Africa occidentale: fataya (polpettine di carne e cipolla), beignets (frittelle al cocco), bissap (infusione dei fiori di ibisco) e bouye (bevanda a base di polpa del frutto di baobab).
Dall'Algeria verranno invece proposti misti di verdure e dolci a base di frutta e miele, come l'aktayfita e l'asamsa, oltre al pane algerino, l'elcharak, da gustare insieme al tè alla menta e a succhi di frutta come preparati sull'altra riva del Mediterraneo. In caso di maltempo, la manifestazione si terrà sotto gli archi del ponte ferroviario, nella zona recentemente inaugurata dopo la riqualificazione del Lungopo.

Anna Anselmi

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