Giovedì 7 Agosto 2014 - Libertà
Al Bobbio Film Festival arriva Claudia Cardinale
Con la versione restaurata del "Gattopardo" di Luchino Visconti
di MAURO MOLINAROLI
Fare Cinema compie diciott'anni, raggiunge la maggiore età e si regala in occasione della nona edizione del Bobbio Film Festival un "cadeau" davvero prezioso: la versione restaurata dalla Cineteca di Bologna presieduta da Marco Bellocchio, di uno dei film più belli di tutti i tempi, Il Gattopardo, che sarà presentato il 24 agosto alle 21.30 e insieme a questa straordinaria opera di Luchino Visconti sarà presente anche la protagonista principale, Claudia Cardinale che da Parigi, dove vive, verrà appositamente a Bobbio per questo evento.
Dunque non solo cinema invisibile e opere prime di autori destinati ad emergere per la loro qualità, ma anche grandi film che hanno fatto epoca nel cuore di tanti di noi. E ieri mattina quando il sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali, il vicepresidente della Provincia, Maurizio Parma, il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Parenti insieme al direttore organizzativo del Festival Paola Pedrazzini, hanno annunciato questa straordinaria presenza, si è avuta l'impressione che la manifestazione che si svolgerà al Chiostro di San Colombano dal 16 al 30 agosto con la direzione artistica di Marco Bellocchio, abbia fondamenta solide e sia strutturata a tal punto da potersi permettere blitz di questo calibro.
Raggiante Paola Pedrazzini e orgoglioso Roberto Pasquali, testimone e protagonista al tempo stesso di tutte le edizioni di Fare Cinema e del Bobbio Film Festival. «Sono particolarmente orgoglioso: - ha spiegato Pasquali - quest'anno il festival rappresenta un elemento di eccellenza perché Marco Bellocchio da oltre un mese sta girando il suo ultimo film proprio a Bobbio e il festival ne raccoglierà il testimone, un prestigioso traguardo dopo un'estate all'insegna della macchina da presa».
Pasquali ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del festival, dal ministero per i Beni e le Attività Culturali alla Regione Emilia Romagna, dall'importante contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano alla Camera di Commercio, dalla Provincia di Piacenza al Comune di Bobbio e ha aggiunto che accanto ai film sarà possibile la degustazione di prodotti doc della Valtrebbia, grazie alla collaborazione di Soprir.
Giuseppe Parenti ha spiegato che in futuro bisognerà favorire iniziative e manifestazioni consolidate sul territorio ricordando che l'Ente Camerale sta finanziando la ciclabile Rivergaro-Bobbio; Maurizio Parma ha ribadito il ruolo di traino del festival non solo nel nostro territorio.
Paola Pedrazzini ha tracciato l'excursus del Bobbio Film Festival, dalla serata di apertura: «Ricorderemo Federico Fellini - ha spiegato - con la presenza di Ettore Scola e Sergio Rubini; il film Che strano chiamarsi Federico racchiude il periodo della rivista Bertoldo, quando il giovane Fellini da Rimini giunse a Roma. Ci sarà poi un grande regista come Gianni Amelio, cui faranno seguito - ha proseguito - tre giovani autori alle loro opere prime: Matteo Oleotto, Fabio Mollo e Sebastiano Riso e registi come Pippo Delbono e Giuseppe Bonito, che proporranno film impegnativi e ricchi di contenuti».
Paola Pedrazzini ha poi citato la presenza di Valeria Bruni Tedeschi, con il suo film Un castello in Italia e di Alice e Alba Rorhwacher, con Le meraviglie, che ha ottenuto un riconoscimento prestigioso a Cannes: «Un finale con opere significative - ha concluso - penso a film quali Come il vento che vedranno la presenza di Valeria Golino, Song'e Napule di Antonio e Mario Manetti, La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati con Isabella Ragonese e Senza tempo con Pier Giorgio Bellocchio».