Giovedì 7 Agosto 2014 - Libertà
Le richieste del ministero del Tesoro anticipate nel febbraio di un anno fa
(ps) Non sono del tutto nuove le richieste di chiarimenti sugli investimenti e le immobilizzazioni patrimoniali presentate dal ministero del Tesoro alla Fondazione di Piacenza e Vigevano e che impegneranno non poco il collegio dei sindaci per fornire risposte. Nel febbraio del 2013 tennero banco diverse prese di posizione su Libertà e sui media locali, appena prima dell'elezione del presidente Francesco Scaravaggi.
Il 2 febbraio si dava notizia della presentazione dell'esposto in Procura firmato dall'ex presidente Giacomo Marazzi e dal suo consiglio di amministrazione contro un documento, allora definito "anonimo", che prendeva di petto le presunte perdite patrimoniali dell'istituto di via Sant'Eufemia e le scelte sugli investimenti.
Solo qualche giorno dopo - l'8 di febbraio - fu uno dei due candidati alla presidenza della Fondazione, Sergio Giglio, già seduto nel consiglio generale dell'ente, ad uscire allo scoperto confermando di aver affidato lui a degli esperti l'analisi dei bilanci. Un fatto naturale per un membro del "parlamentino". E con una lettura dettagliata arrivò a parlare di «minusvalenze stimate in 100 milioni si euro (vd. Libertà dell'8 febbraio 2013). E in particolare fu detto che c'erano «195 milioni di titoli di debito immobilizzati, in prevalenza titoli strutturati indisponibili con scadenza media di rimborsi molto lunga, finanche al 2030... ». Si parlava poi di «scelte speculative».
Il giorno successivo a questa pubblicazione, il 9 febbraio 2013, Libertà pubblicò come replica una lunga memoria del consiglio di amministrazione della Fondazione, allora in scadenza, che rispondeva su molti dei temi sollevati e che oggi si ritrovano nella lettera ministeriale. Sul discorso per esempio del patrimonio immobilizzato si diceva che «il patrimonio della Fondazione è di 390 milioni di euro, quindi i 195 milioni di titoli immobilizzati rappresentano il 50 per cento del patrimonio stesso. I valori delle immobilizzazioni presenti nei bilanci di altre Fondazioni oscillano tra il 70 e il 90 per cento».
La memoria dava poi indicazioni di dettaglio sia sul titolo Fresh Monte Paschi Siena, sia sui contratti derivati con sottostanti azioni Unicredit e Intesa San Paolo, sia su Lombard Assurance.
Sul Fresh si affermava di «non averlo mai acquisito e pertanto di non avere sostenuto nessun esborso», e si dava notizia dell'azione legale contro JMP e Prometeia; su Forward San Paolo si diceva: «è stato chiuso senza perdite nel 2012», si stava trattando invece quello su Unicredit.