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Sabato 26 Luglio 2014 - Libertà

Una Tosca nel solco della tradizione

Cast giovane e allestimento nuovo per il capolavoro pucciniano

CASTELLARQUATO - Sarà una Tosca romantica, che sta nel solco della tradizione quella che sarà presentata, con un allestimento nuovo, un cast giovane e una direzione d'orchestra più che rodata domani, domenica 27, alle 21, in piazza di Cima a Castellarquato. Parola della grande regista Vivien Hewitt, 50 anni, una vita nei teatri di tutto il mondo nonché storica direttrice del festival arquatese dedicato al grande librettista di Castello. L'opera pucciniana, parolata da Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, è il secondo degli appuntamenti in carnet (il prossimo è per il 2 agosto alle 21, Un amore così grande) del Festival Illica di quest'anno organizzato dalla Pro Loco di Castello col patrocinio di Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio, Fondazione Piacenza e Vigevano e Fondazione Puccini. Il direttore d'orchestra di questo evento inserito in un cartellone dedicato completamente alla musica lirica (riuscitissimo il Gianni Schicchi di domenica scorsa per la regia di Elena Marcelli) è il maestro Marco Balderi, solido conoscitore del repertorio pucciniano al quale è stata affidata la direzione d'orchestra della Turandot che debutterà il 9 agosto a Torre del Lago per la regia del debuttante Angelo Bertini.
La Tosca si avvarrà della fondamentale collaborazione della corale di Fiorenzuola e del coro delle voci bianche di Parma. Nel ruolo di Tosca ci sarà il soprano greco Myrto Bocolini (che farà anche suor Angelica nel Trittico a Torre del Lago il 3 agosto) nel suo debutto nel ruolo di Tosca. Cavaradossi sarà invece il promettente tenore brasiliano Max Jota a cui strappiamo una battuta sul suo ruolo di pittore nell'opera pucciniana al termine delle prove generali: «Siamo stanchissimi - scherza il cantante -. La regista e il direttore d'orchestra sono dei perfezionisti e se non fai un gesto, un atteggiamento o non trovi l'energia che loro vogliono in un determinato passaggio dell'opera te la fanno rifare e rifare. Però sono davvero contento perché professionisti come loro sanno insegnare tanto a cantanti giovani come noi». Per Jota lo spettacolo che il pubblico avrà modo di vedere: «Sarà uno spettacolo di serie A perché la piazza di Castellarquato è bellissima e le generali sono venute molto bene. E' stata brava la regista a impostare l'opera su una regia tradizionale, seppure ambientata con costumi un secolo prima rispetto a quanto dice il libretto». Alla regista chiediamo se sa dirci da dove Tosca, alla fine, si butterà: «Non voglio anticipare nulla sul come, ma posso dire che si butterà», conferma la regista originaria di Belfast. «Per questo spettacolo - spiega la Hewitt - devo ringraziare tutto il cast e il maestro che verranno a Castellarquato praticamente in amicizia. A loro riconosciamo solo un rimborso spese minimo perché non potremmo nemmeno avvicinarci ai loro cachet da grandi professionisti quali sono. Perché quest'opera riusciamo a organizzarla soprattutto grazie al lavoro dei tanti volontari, delle due corali e della Pro loco senza la quale non potremmo neppure pensare di mettere in piedi un'opera con tutti i crismi come stiamo facendo».

Davide Montanari

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