Domenica 27 Luglio 2014 - Libertą
Fondazione: basta scontri, ci vuole un presidente super partes
L'EDITORIALE
di GAETANO RIZZUTO
Piacenza da secoli é cittą saggia e parsimoniosa, sin dai lontani anni del Monte di Pietą. Lo dimostra la soliditą delle sue banche locali e lo spirito di investire il necessario ma anche di mettere da parte per i tempi difficili.
Cosķ nel corso dell'ultimo trentennio ha saputo creare un patrimonio di oltre 900 miliardi di vecchie lire, frutto della vendita della Cassa di Risparmio di Piacenza fusasi, negli anni Ottanta, con la "Cassa" di Vigevano.
Un grande patrimonio realizzato con i sacrifici e i risparmi dei piacentini e dei vigevanesi. Un patrimonio di tutta la comunitą.
Da quando é nata la Fondazione di Piacenza e Vigevano, da quel 24 dicembre 1991 - nello studio del notaio Alberto Vullo - questo patrimonio ha permesso di far crescere le nostre Universitą, il nostro Teatro, la musica, i festival, la societį piacentina che ha scommesso sulla cultura e sul sociale. Tanto é stato fatto.
Obiettivo fondante, sin dall'inizio, avere grande attenzione "ai valori locali ed estrema trasparenza di operato" sempre in rapporto con il territorio.
In questi quasi 25 anni molto é stato realizzato in settori come educazione, istruzione, formazione, ricerca scientifica e tecnologica. E poi ancora nell'arte, nelle attivitą e nei beni culturali, nel volontariato, nella filantropia, in beneficenza e nell'assistenza agli anziani.
Ma da un paio di anni, prima della scadenza della presidenza Marazzi, stiamo assistendo ad uno spettacolo che non ci piace per niente. E non piace ai cittadini di Piacenza proprietari e depositari del patrimonio della Fondazione.