Venerdì 25 Luglio 2014 - Libertà

Sulla Fondazione riflettori nazionali

A Piacenza giornalisti de L'Espresso, l'amarezza e la preoccupazione del sindaco

Ci sono giornate senza novità eclatanti sulla Fondazione di Piacenza e Vigevano che nelle ultime settimane non ha certo fatto mancare i colpi di scena fra schermaglie a suon di carte bollate, incontri riservati, tensioni di vario genere. Ieri sembrava proprio una di quelle giornate da pausa di riflessione. Tutti silenti. Invece. Si è acceso un riflettore potente che spanderà molta luce su Piacenza e la sua Fondazione, il settimanale L'Espresso ha inviato uno dei suoi giornalisti di punta, Roberto Di Caro, a Piacenza per "fotografare" la crisi nera dell'istituto di via Sant'Eufemia intervistando anche e soprattutto il sindaco Paolo Dosi.
Ma già nei giorni scorsi un altro giornalista del settimanale, Fabio Lepore, ha tastato il polso della situazione piacentina sentendo, per esempio, alcuni sindacalisti e non solo. Un giornalista "fiscalista", esperto di temi economici, sta seguendo gli aspetti legati agli investimenti.
Senza voler "bruciare" il servizio del settimanale che esce ogni venerdì, abbiamo chiesto una battuta a Dosi che ha parlato a lungo con Di Caro su quest'improvvisa ma pesante notorietà di Piacenza, anche dopo l'articolo del Corriere della Sera ("Fondazione nel caos"). Il sindaco non nasconde una certa amarezza e preoccupazione per come la città stia assurgendo agli onori della cronaca, sintomo della gravità del caso. Riferisce che L'Espresso sta cercando di capire da che parte stanno i partiti, la curia, gli attori che hanno voce in capitolo, la posizione dei passati candidati, la geografia della situazione.
Dosi è parco di dettagli, come è naturale. Sì è espresso per la candidatura del presidente dei notai in sintonia con il presidente della Provincia e oggi semplicemente ribadisce che è opportuno «che esca una candidatura in grado di raccogliere una maggioranza molto qualificata». Di più non dice. Ma si può immaginare che il settimanale vorrà tastare il polso alla posizione del Partito democratico piacentino, fra renziani e non. Sono tutti sulla stessa linea?
C'è poi da chiedersi se la Fondazione di Piacenza e Vigevano sia proprio meritevole, in giro per l'ltalia, di suscitare tanto clamore, se non ci siano situazioni finanziarie ben peggiori, se è vero quanto lo stesso presidente Francsco Scaravaggi dichiarava a Libertà (25 aprile u. s.) su dati Mediobanca: «Negli ultimi anni, dopo la crisi finanziaria, le 88 Fondazioni in Italia hanno visto impoverirsi i propri patrimoni di più del 16 per cento in media, essendo così costrette a sforbiciare le erogazioni del 30 per cento. Mentre tra il 2012 e il 2013 il nostro patrimonio è sceso solo del 6 per cento con conservazione del tenore di erogazioni». Ciò valeva fino allo scorso anno, oggi è da vedere.

pat. sof.