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Lunedì 21 Luglio 2014 - Libertà

Scocca l'ora di Trovesi e Coscia

Domani sera all'Antica pieve di Vernasca lo storico duo con altre formazioni musicali
Summertime in jazz: uno degli appuntamenti più prestigiosi

VERNASCA - Domani per Summertime in jazz scocca l'ora di uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi del programma. Grandi aspettative, in cima alla splendida pieve antica di Vernasca alle ore 21.15, per il concerto del celeberrimo duo Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia. Uno dei più autentici e significativi pezzi di storia del jazz italiano.
Trovesi, il cui profilo inconfondibile è tra l'altro impresso sulla tessera 2014 del Piacenza Jazz Club - l'associazione organizzatrice del festival grazie al sostegno economico della Fondazione di Piacenza e Vigevano - sarà ovviamente al clarinetto, mentre il suo storico sodale imbraccerà l'inseparabile fisarmonica. Un luogo e un live, anche stavolta ad ingresso libero, che vale assolutamente la pena di essere vissuto.
Ad impreziosire la serata, nonché ad accogliere gli spettatori, nelle terrazze lungo la scalinata di accesso alla Pieve - che per l'occasione verrà titolata "scala musicale" - si esibiranno altre interessanti formazioni come una particolare versione dei Django's Clan con Carmelo Tartamella, Alessandro Terron ed Enzo Frassi.
Tornando al mitico duo, Trovesi, che ha ben pochi rivali tra i clarinettisti in Europa, è stato una figura fondamentale per definire il jazz italiano. Tra le tappe fondamentali della sua carriera, la militanza stabile nel gruppo di Giorgio Gaslini, il ruolo di star nell'Italian Instabile Orchestra e quello di leader di propri gruppi, in particolare l'ottetto, oggi purtroppo non più attivo.
In particolare, la formazione in duo con Gianni Coscia è qualcosa di speciale e dispensa contemporaneamente la magia di certe sonorità folk e una buona dose di buonumore, che sgorga dalla naturale e profonda empatia che lega i due "vecchi amici". In continua crescita dopo il debutto con l'album Radici del '95, attraverso In cerca di cibo e arrivando alla presente opera, il duo dimostra di avere riserve inesauribili e di beneficiare di una flessibilità d'approccio, mostrandosi capace di vagabondare tra una dozzina di idiomi musicali diversi con un'originalità che li stacca nettamente da ogni altra formazione simile.
In programma, come dice di loro Paolo Fresu, "musica intelligente e curiosa. Colta e popolare. Divertente ma nello stesso tempo profonda. Troppi viaggi, umori e bagagli per un semplice duo". La speciale fusione di anime dei due artisti dà origine ad una musica difficilmente incasellabile che si lascia affascinare dalle melodie folk, in bilico dunque tra jazz di alta scuola e sonorità popolari, dal tango alla mazurka: una sintesi felicissima nelle mani di queste due icone del jazz italico, il cui concerto andrà in sena anche in caso di pioggia, ricoverato all'interno del salone parrocchiale di Vernasca.

Paolo Schiavi

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