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Venerdì 2 Gennaio 2004 - Libertā

Ieri al Municipale applausi al secondo cast

Pubblico gremito alla matinče. Un'Aida sempre vincente

Aida saluta e se ne va. La popolarissima opera verdiana che, nella produzione della Fondazione Arturo Toscanini e con la pubblicizzatissima regia di Franco Zeffirelli, č andata in scena in questi giorni al Teatro Municipale come secondo appuntamento della stagione lirica piacentina 2003-04, ha avuto ieri pomeriggio la sua ultima replica.
Un teatro praticamente gremito (pienone in tutti gli ordini di posti, eccetto i palchi di proprietā in cui si sono registrate le solite "defezioni" che almeno in qualche caso hanno verosimilmente lasciato a bocca asciutta pių di un potenziale spettatore desideroso di entrare) ha salutato con grande favore e applausi anche a scena aperta questo allestimento che, pur in presenza di una lettura musicale di levatura apprezzabilissima (il direttore d'orchestra Massimiliano Stefanelli, che qui guida l'Orchestra Toscanini e che pure ha deciso o avallato il taglio di una parte delle danze del secondo atto, sa rischiarare le mille sfumature di questa partitura con finezza davvero avvincente), ha attirato il pubblico soprattutto per la fama del suo regista-scenografo. E non c'č dubbio che questa "mise en scčne" manierata, curata nei dettagli e marcatamente "conservatrice" (anche nei costumi di Anna Anni) abbia riscosso i pių alti favori da parte del pubblico pių tradizionalista (abbiamo udito commenti di questo tenore: "Ha visto, signora, che bella scenografia? Ci sono anche i negri veri a fare i prigionieri negri!"). La rappresentazione č stata salutata da grandi consensi, senza i "buu!" che alla fine del terzo atto avevano movimentato la replica domenicale del 28 dicembre scorso. Nella compagnia di canto di scena ieri pomeriggio (che confermava i due protagonisti del secondo cast - il soprano Susanna Branchini e il tenore Gustavo Porta - in un contesto che, per le restanti parti, confermava in tutto e per tutto il primo cast), ha davvero sbancato il mezzosoprano statunitense Kate Aldrich, un'Amneris pregevole per sex appeal non meno che per carisma vocale. Porta e Branchini (a dispetto di qualche lieve incertezza del primo) si sono mostrati meglio "ambientati" che nella recita di domenica, il baritono Giuseppe Garra č stato un Amonasro di voce non potentissima ma dall'interpretazione incisiva, il basso Riccardo Zanellato (Ramfis) ha mietuto applausi in abbondanza. Molto applaudito anche il Coro Toscanini diretto da Marco Faelli, con consensi anche per i comprimari Paolo Pecchioli (Re), Stefano Pisani (Messaggero) e Rossella Dell'Andrea (Sacerdotessa). Tra il pubblico si segnalavano comitive di melomani "in trasferta": gruppi di Voghera e della "verdianissima" Parma ma anche cinquanta appassionati tedeschi Club "Viva Verdi" di Norimberga e una quarantina di loro connazionali del Musikreisen di Monaco.

Oliviero Marchesi

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