Lunedì 7 Luglio 2014 - Libertà
Voci Verdiane, talento e stile
A Cadeo ottime esecuzioni dei vincitori del concorso
cadeo - Con l'ingresso in scena di un vero calesse ottocentesco, guidato dal dottor Piero Carolfi, si è aperta nella trecentesca cornice del podere "Castello" di Cadeo, la serata dedicata al concerto dei vincitori della 52ª edizione del concorso internazionale di canto "Voci verdiane Città di Busseto" da poco conclusosi con la vittoria del giovane tenore italiano Fabrizio Paesano e il secondo e terzo posto dei sudcoreani Park Seyoung (soprano) e Lim Chaejun (basso).
La serata era organizzata dall'associazione "Le Terre Traverse" in collaborazione con il Comune di Busseto, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cadeo e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Camera di Commercio di Piacenza per festeggiare e al tempo stesso far ascoltare al pubblico i vincitori del prestigioso concorso, che quest'anno ha registrato la partecipazione di ben centocinquanta concorrenti provenienti da tutto il mondo.
E dopo averli ascoltati, non possiamo che unire il nostro apprezzamento a quello già tributato ai tre cantanti dalla giuria del Premio, presieduta da Fulvio Macciardi, direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna.
I tre cantanti che si sono esibiti, magistralmente accompagnati al pianoforte dal maestro bussetano Fabrizio Cassi, hanno infatti mostrato talento e musicalità da vendere. Ma soprattutto entusiasmo e autentico amore per la lirica, elementi emersi chiaramente dalle interpretazioni dei brani con i quali hanno affascinato e coinvolto il numeroso pubblico intervenuto. Brani tra l'altro per nulla banali, come del resto era da attendersi visto il repertorio interessato dalla serata, ovvero quello verdiano.
Ma ascoltare arie come Ritorna vincitor! dall'Aida (proposta dal soprano Park Seyoung) o Questa o quella dal Rigoletto (cantata dal tenore Fabrizio Paesano) o ancora Ella giammai m'amò dal Don Carlo eseguita dal basso Lim Chaejun, non solo ha regalato profonde emozioni ma ha fatto apprezzare ancor di più le capacità tecniche dei tre cantanti: colore scuro ma non troppo, buona pronuncia e duttilità per l'ottima timbrica di Lim Chaejun; voce chiara e sicura per Fabrizio Paesano; grande espressività, potenza e chiaroscuri (e anche in questo caso perfetta pronuncia) per il soprano Park Seyoung, vera e propria rivelazione della serata. Un grande soprano davvero "verdiano", dotato di drammaticità, presenza scenica e tessitura vocale molto estesa.
Insomma, un vero e proprio tris d'assi, anzi un poker, quello esibitosi al podere "Castello", se sommiamo, come doveroso, la stupenda prova al pianoforte del maestro Cassi, interprete sensibile e grande accompagnatore. Non ci sono dubbi che per questi cantanti si aprirà una carriera di successi quanto mai meritati.
Tra i brani eseguiti dai tre cantanti, anche arie tratte da Attila (Mentre gonfiavi l'anima), Ernani (Infelice e tuo credevi e Ernani! Ernani involami), La Traviata (De' miei bollenti spiriti) e La Forza del destino (Pace, pace mio Dio). Nel finale, bis di tutti gli interpreti con La donna è mobile (dal Rigoletto), Oh tu Palermo (da I Vespri Siciliani) ed Ecco l'orrido campo da Un ballo in maschera. Lunghi applausi e ovazioni per tutti.
Mauro Bardelli