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Lunedì 29 Marzo 2004 - Libertà

"Il Politecnico guarda con favore alla nascita del Consorzio-Università"

L'intervista - Il direttore Molinari sull'invito rivolto dall'assessore Elefanti

Piacenza - L'università piacentina vuole avere maggior peso specifico nel rapporto non facile con la Regione Emilia Romagna, si veda la recente legge che istituisce la conferenza Regione-Università, partecipi i vari rettorati, ma dove i piacentini sono solo "invitati". Sul come rafforzarsi, il dibattito è aperto e abbiamo sentito il direttore amministrativo generale del Politecnico, Giuseppino Molinari, dopo le sollecitazioni arrivate dall'assessore Marco Elefanti sulla partecipazione di Cattolica e Politecnico all'ipotizzato, ma ancora non decollato, Consorzio-Università fra entrambi gli atenei, gli enti locali, la Fondazione, la Camera di Commercio.
"Sono molto d'accordo con Elefanti e con la linea seguita dal Comune, riconosciamo l'impegno, la tenacia e l'opera di mediazione svolta, e sappiamo che per ottenere risultati occorre tempo. Condividiamo l'idea del Consorzio di Reggi ed Elefanti e diamo pieno appoggio. Rafforzare il polo universitario porterebbe grossi benefici a Piacenza". Elefanti ha però alluso ad una certa mancanza di collaborazione.
"Noi non abbiamo mai frapposto ostacoli. Il consorzio deve nascere dal territorio dove le università hanno raccolto grossi contributi, e può diventare un interlocutore forte della Regione che invece punta a dividere invitando l' Università Cattolica al tavolo della Conferenza e il Politecnico con una formula più incerta, dal che ci sentiamo discriminati. Ma occorre un'alleanza di sostanza, non di facciata".
Molinari nega che ci sia contrapposizione fra i due atenei. "L'unico problema è che esiste già il Consorzio Epis, tuttavia siamo disponibili a qualsiasi soluzione che garantisca alla Cattolica i diritti acquisiti, ma che consenta la nascita di un soggetto politico unico per scelte, investimenti, reperimento di risorse alle università piacentine, senza toccare l'esistente".
"Negli anni '90 - prosegue Molinari, già direttore della Cattolica di Piacenza - credo di aver contribuito a creare un polo universitario che faceva capo alla Cattolica, oggi c'è un'università altrettanto prestigiosa, ottimizzando le reciproche competenze ne ha da guadagnare la città tutta, il sogno è quello di arrivare ad una Università di Piacenza, un polo allargato". La scelta regionale di emarginare il Politecnico è invece dettata da una "capziosa interpretazione" delle norme che prevede che ci sia approvazione da parte del comitato regionale dei rettori dell'insediamento di una università. Passaggio mancato, perché il ministero ha emesso nel 2000 un decreto sul decongestionamento delle grosse università che prevedeva la dislocazione di Politecnico anche a Piacenza, spiega Molinari. I programmi immediati? "Realizzare tre laboratori di ricerca di fondamentale importanza per la ricaduta economica: il laboratorio macchine utensili, quello di energetica e un impianto sperimentale "sicurezza passiva" per le analisi e lo studio di barriere autostradali, per scontri di autoveicoli, un punto di riferimento nazionale".

Patrizia Soffientini

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