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Lunedì 7 Luglio 2014 - Libertà

Se il teatro "annega" in un mare di palloncini

Giardini Segreti: al "Filo" bambini conquistati dai giochi di Otto Bassotto

di STEFANIA NIX
Otto il Bassotto, nome d'arte di Paolo Sperduti, è artista poliedrico: clown, trampoliere, esperto nell'arte dei palloncini, spazia dalla magia comica al teatro di strada. Il suo spettacolo Palloncinerie è nato come spettacolo di piazza, non da palcoscenico. Eppure vederlo al Teatro dei Filodrammatici (dove è stato rappresentato a causa del tempo incerto, anziché all'aperto sul Facsal dove era previsto) è stata una piacevole sorpresa: lo spazio del teatro, la disposizione del pubblico tra la platea e le gallerie, un'atmosfera meno dispersiva rispetto alla piazza, si può dire che abbiano giovato alla messinscena.
Il terzo spettacolo di Giardini Segreti, la rassegna estiva per bambini e famiglie organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri, Comune di Piacenza e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è stato un successo: Otto il Bassotto con le tecniche della clownerie, della magia comica e soprattutto con la fantasia con palloni di ogni forma e misura ha saputo creare situazioni comico-grottesche sensazionali, sempre con l'obiettivo di scombinare le aspettative del pubblico.
E così, può capitare anche che il divertimento possa sconfinare nel timore, se l'artista vuole baciare una bambina indossando denti da vampiro: ma il teatro è imprevedibile, e sempre imprevedibili sono le reazioni degli spettatori, piccoli e grandi. I bambini sono comunque coinvolti, alcuni di loro vengono chiamati sul palco e partecipano ai "numeri" dell'artista.
Gli strumenti di lavoro che contraddistinguono Otto il Bassotto, al di là delle sue doti di improvvisazione, sono i palloni di ogni forma e misura: e qui entra in gioco una grande padronanza tecnica, originale nel suo genere, per la quale l'artista è conosciuto in tutto il mondo. Del resto il suo motto è «Con i palloncini si può fare davvero qualsiasi cosa! ».
Infatti, per dirla ancora con le sue parole, Otto il Bassotto «ha trasformato il caucciù in fonte di vita e ragion d'essere», e con questo materiale riesce a creare numeri incredibli, che in certi casi sembrano andare oltre i limiti del possibile.
Come nel gran finale dello spettacolo, quando l'artista entra completamente in un grande pallone colorato: «Con una faccia di gomma e un cervello che gli rimbalza», sono ancora le sue parole, propone un ballo scatenato, tra l'ilarità generale. «Ma si tratterà solo del delirio di un pallone gonfiato, o della sensazionale scoperta di un gonfia-palloni? », si chiede Otto il Bassotto…
E finito lo spettacolo, i bambini corrono a salutare l'artista, per farsi regalare un palloncino: come piacevole ricordo di un pomeriggio estivo diverso dal solito.

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