Sabato 28 Giugno 2014 - Libertà
Fondazione, coro bipartisan: «Questo cda si deve dimettere»
Il sindaco Dosi (anche a nome del presidente Trespidi) d'accordo con tutte le forze politiche, ordine del giorno votato all'unanimità
Il centrodestra le ha proposte, il centrosinistra e il M5S hanno raccolto la palla al balzo, il sindaco Dosi (parlando anche a nome del presidente della Provincia, Trespidi) ha voluto ribadirlo con molta chiarezza. Un coro bipartisan si è alzato ieri in commissione consiliare 1 per chiedere le dimissioni dei componenti del cda della Fondazione, che sta attraversando un periodo molto difficile e delicato dopo le dimissioni del presidente Scaravaggi, che aveva chiesto l'azzeramento del cda da egli stesso indicato, il consiglio generale però si era pronunciato con un solo voto di maggioranza, quindi il presidente aveva annunciato l'addio ("Peraltro non ancora eseguito", ha fatto sapere con un messaggio scritto). Un passaggio che però non comporta automaticamente la decadenza della sua squadra di governo (composta da Anselmi, De Candia, Marenghi, Rebecchi, Pareti e Tagliaferri), creando quindi una situazione tutt'altro che semplice.
Per provare a sbloccarla, dando una sorta di indirizzo politico-istituzionale, è stata convocata la commissione, durante la quale è stato presentato un odg in cui si chiede al sindaco di fare tutto il possibile per consentire di "superare l'impasse" e di "avviare una stagione di rinnovamento e rilancio".
Tra i più attivi il consigliere di Piacenza Viva Marco Colosimo ("Serve una svolta che porti maggiore trasparenza"), Tommaso Foti di Fratelli d'Italia ("La politica non deve intromettersi, ma le istituzioni sì. Altrimenti se ne dovranno occupare coloro che esercitano le azioni legali") e Massimo Polledri, il quale ha lanciato la proposta (accolta dal presidente Perrucci) di raccogliere una serie di domande da sottoporre agli organismi della Fondazione per avere chiarezza sulle operazioni passate e sulla situazione attuale. Marco Tassi del Pdl e Mirta Quagliaroli del Movimento 5 Stelle hanno invitato anche a concentrarsi sul futuro: "I problemi ci sono e andranno valutati, ma nel frattempo pensiamo a come rilanciare l'attività di via Sant'Eufemia, innanzitutto delle erogazioni legate al sociale".
Nella prima versione dell'odg bipartisan non si parlava però esplicitamente di dimissioni del consiglio di amministrazione, richiesta aggiunta dopo l'intervento molto perentorio del sindaco Dosi: "Io e il presidente Trespidi crediamo che non ci vogliano più cordate contrapposte per scalare il vertice della Fondazione, stiamo lavorando per trovare una figura condivisa e autorevole. Non abbiamo difficoltà a dire che il cda si deve dimettere, perché sfiduciato da chi lo aveva nominato, ossia Scaravaggi. Sappiamo che vorrebbe convocare il consiglio generale per ratificare le sue dimissioni il prima possibile, ma prima dobbiamo trovare il suo sostituto. Spero che tutto possa avvenire in tempi molto stretti".
Michele Rancati