Domenica 28 Marzo 2004 - Libertà
Il libro, conoscerlo è amarlo
FONDAZIONE. Ieri il convegno sulla lettura rivolto ai ragazzi e promosso dalla Provincia. Interventi di Miari, Rotondo, Quarenghi e Agnoli
I Ragazzi Leggono, il convegno promosso dalla Provincia di Piacenza, svoltosi ieri all'Auditorium della Fondazione, oltre a spiegare lìattuale stato delle Sezioni ragazzi delle biblioteche piacentine, ha allargato lo sguardo alle prospettive più ampie sui mezzi disponibili per generare lettori affezionati nel tempo. Ricette facili non sembrano esistere. Anzi, secondo l'esperto Eros Miari, è proprio il fatto che la lettura implichi sempre la presenza di uno scoglio, grande o piccolo, da superare, contrariamente ai modelli correnti del "tutto e subito", a creare così tanta diffidenza in adolescenti e preadolescenti nei confronti del libro. Eppure durante la mattinata di ieri, oltre 4 ore di interventi, ha dimostrato come siano individuabili alcune strade maestre da percorrere. L'assessore provinciale alla cultura Vittorio Anelli, nel concludere i lavori, ha ad esempio invitato i bibliotecari alla condivisione di esperienze e di progetti, per riuscire ad avere più possibilità di reperire i finanziamenti necessari. Se in Italia le punte di diamante nel campo dei sistemi delle biblioteche si riscontrano tra l'Emilia e la Lombardia, Anelli ha accennato come Piacenza si collochi ancora oggi in una situazione generale di arretratezza, "anche se, soprattutto nel settore della lettura per l'infanzia, i passi avanti sono stati tanti". Sedici le nuove sezioni dedicate a giovani e giovanissimi aperte negli ultimi due anni, alle quali si aggiungeranno prossimamente anche Travo e Castell'Arquato. In totale su 27 biblioteche pubbliche, le sezioni ragazzi sono 21, comprese quelle attive da più tempo. Tanti investimenti, resi possibili - ha precisato Anelli - dal generoso contributo della Fondazione (per la quale è intervenuto il presidente Giancarlo Mazzocchi), hanno la loro motivazione nel cercare di formare i lettori del domani, una partita che coinvolge necessariamente il fronte scolastico "in un dialogo sistematico scuola e biblioteche che andrà presto affrontato". Già dalle relazioni di ieri è emerso come molte attività delle sezioni ragazzi abbiano come primo interlocutore le scuole, ma il convegno si è soprattutto concentrato sul mondo della biblioteca e sul suo rapporto con la società in genere. "Mai come in questo momento - ha esordito Antonella Agnoli, coordinatrice della Commissione nazionale biblioteche per ragazzi dell'AIB - alla cultura è dato così poco valore. Sicuramente per i ragazzi sono più importanti il motorino e il cellulare". In questo contesto, aumenta il servizio sociale fondamentale di base attribuito alle biblioteche, perché, come evidenziato da un'indagine Doxa, "i ragazzi leggono dove ci sono i luoghi per la lettura". Inoltre, dove funzionano le biblioteche, tutti gli altri consumi culturali sembrerebbero segnare punti all'attivo: "Si vendono più biglietti per teatro e cinema, si comprano più PC con collegamento ad internet, si acquistano più libri in libreria". Novità recente il ruolo di aggregazione collettiva del quale sono investite le biblioteche, "grandi piazze urbane, in alternativa ai centri commerciali", per questo sempre più bisognose di spazio, per accogliere nuove funzioni. Non più fortezze, dunque, dedite solo alla conservazione del materiale librario, ma luoghi amichevoli, dove trovano posto anche cd musicali e film, dove "si entra bambini piccoli, grazie alle sezioni Ragazzi, e si esce nonni", in un continuo proficuo scambio intergenerazionale.
ANNA ANSELMI