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Venerdì 27 Giugno 2014 - Libertà

I ponti sul Po, dall'epoca romana ad oggi

Ne ha parlato Roberto Caccialanza a Piacenza Arte. Domani serata per la ricerca

piacenza - Il prossimo appuntamento che vedrà impegnata Piacenza Arte è la serata a favore della ricerca che si terrà nel cuore di Portofino domani alle 20.30, organizzata in collaborazione con l'associazione benefica Amici di Portofino e il cui ricavato verrà devoluto alla Fondazione Ieo (Istituto europeo di oncologia) e all'Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro).
Nella sede piacentina di Palazzo Anguissola Cimafava Rocca in via Giordani, il sodalizio presieduto da Carla Romana Raineri ha intanto concluso il calendario di incontri, prima della pausa estiva, con la presentazione del libro I ponti sul Po dirimpetto a Piacenza di Roberto Caccialanza, pubblicato da Fantigrafica, con il sostegno della Banca di Piacenza e il patrocinio di numerosi enti e istituzioni, tra cui la Provincia e il Comune di Piacenza, l'Archivio di Stato, la Biblioteca comunale Passerini Landi, la Soprintendenza per i beni architettonici di Parma e Piacenza.
Introdotto da Raineri, Caccialanza si è soffermato sui temi esplorati nel volume, che prende in esame le modalità con cui nei secoli si è cercato di unire le sponde lombarda ed emiliana del Grande Fiume, affrontando inoltre la questione della navigabilità del Po. Dopo un excursus che abbraccia il periodo della fondazione di Piacenza come colonia romana nel 218 avanti Cristo, il medioevo e l'età moderna fino al XVIII secolo, la trattazione si fa più dettagliata a partire dall'Ottocento, quando ancora l'attraversamento avveniva su un precario ponte di barche, sopra il quale riuscivano a transitare gli eserciti (come quello francese nel giugno del 1800), ma che poco poteva contro la furia devastante delle alluvioni. Per allestire velocemente i ponti per lo spostamento delle truppe, le autorità ricorrevano anche alla requisizione delle imbarcazioni, eventualmente corrispondendo un affitto al proprietario.
L'evoluzione della tipologia dei ponti procedette comunque di pari passo con lo sviluppo tecnologico, come il testo di Caccialanza testimonia, con l'ausilio pure di un ricco apparato iconografico, che arriva all'attualità, con le immagini del disastroso cedimento strutturale del 30 aprile 2009, del ponte galleggiante provvisorio e dell'inaugurazione della nuova struttura il 18 dicembre 2010, a più di cento anni dal primo viadotto stradale in ferro e muratura, il cui taglio del nastro, nel 1908, venne celebrato con due mesi di festeggiamenti, stabiliti da un comitato promotore presieduto da Giovanni Raineri (bisnonno di Carla Romana): avviate il 9 agosto, le manifestazioni si conclusero il 4 ottobre, tra crociere, regate, un raduno nazionale di volontari ciclisti e automobilisti, un concorso ippico, gare internazionali di ginnastica, il volo del pallone aerostatico e la Mostra del Po.

Anna Anselmi

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