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Martedì 1 Luglio 2014 - Libertà

Bacco soffia sull'Expo e il vento profumato richiama operatori dall'estero

Bacco soffia sull'Expo e il vento profumato richiama operatori dall'estero. Quello che è stato presentato ieri in Camera di Commercio è un progetto articolato che nel vino ha individuato il prodotto intorno al quale costruire un'operazione di promozione del territorio che duri nel tempo. E' soprattutto un progetto di squadra (risultato non da poco) e concreto, fortemente voluto dalla Coldiretti, che permette ai produttori di essere ambasciatori di un paniere di eccellenza. La parola Expo, tanto abusata quanto ineffabile, si è dunque calata nella realtà con buyers, arrivati ieri dall'Olanda, dalla Germania, dalla Polonia, dalla Danimarca e dalla Turchia, che stanno facendo un gradevole bagno di piacentinità. Ad augurare "Buon vento" alla Piacenza in navigazione verso l'appuntamento internazionale, è il "sistema Piacenza" che ieri si è riunito, non a caso, nella sede della Camera di Commercio. Proprio quell'ente che il premier Matteo Renzi vorrebbe vedere solo "regionale" sposando la necessità di semplificare radicalmente la burocrazia italiana. Fare promozione, sostenere l'internazionalizzazione dei prodotti di un territorio appare sempre più, nell'era globale, qualcosa di troppo "alto" per poter esser gestito dalle Camere di Commercio che operano su scala provinciale. Bene: sarà sicuramente vero per molti ma non per tutti. Al termine della conferenza stampa di ieri Cesare Betti, direttore di Confindustria ha commentato: «Invitiamo il premier Renzi a venire qui per vedere come lavora questa Camera di Commercio». Un ente sano che sostiene e sprona. E un presidente, Giuseppe Parenti che, pur soddisfatto del gioco di squadra fatto per Vento d'Expo, non ha comunque risparmiato critiche puntando il dito su quello che è il male cronico del territorio: la frammentazione. «Maggiore dialogo per un percorso che porti a maggiore omogeneità» ha chiesto Parenti ai produttori di vino. "Progredire e dialogare", ha incalzato, altrimenti non si avranno mai i numeri per essere internazionalmente competitivi.
Chi sale e chi scende. Se i frutti della Camera di Commercio di Piacenza sono sotto gli occhi di tutti, ieri mattina si è tornati a guardare con amarezza alle vicende della Fondazione. A toccare il tasto dolente è stato il presidente della Provincia. «Chi mi conosce - ha detto Massimo Trespidi - sa che sono franco nel dire le cose. Con questa Fondazione non andiamo da nessuna parte, men che meno all'Expo. Basta con questo balletto, chi è lì a rappresentare non si sa bene che cosa, si dimetta subito e rapidamente si arrivi alla nomina di un presidente e di un suo Cda di fiducia». Plaude invece Trespidi al progetto Vento d'Expo perché "unisce, aggrega" e perché mette in luce eccellenze del territorio. «E le eccellenze - ha sottolineato - non spuntano dal nulla. Dietro c'è una storia, un patrimonio, c'è sapienza, ci sono talenti». Quei talenti che, come invita la Parabola, non vanno nascosti sotto terra per paura che vadano perduti. Ma vanno messi in circolo, investiti con il coraggio e la passione di chi crede nella bontà del suo prodotto e della sua terra.

PAOLA ROMANINI

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