Martedì 1 Luglio 2014 - Libertà
Ambasciatori diVini per Piacenza
Vento d'Expo: primi operatori dall'estero. Incontri con i produttori
Un percorso dedicato al vino che è iniziato ieri e che si snoderà nei prossimi mesi "intercettando" anche il periodo di Expo 2015.
Così è stata presentata ieri dal direttore di Coldiretti Massimo Albano, intervenuto in Camera di Commercio in conferenza stampa dopo il saluto dello stesso presidente Giuseppe Parenti, l'iniziativa Vento d'Expo, il progetto nato da una partnership tra Coldiretti - capofila - Confindustria, Upa Federimpresa, Unione Commercianti, Consorzio agrario Terre Padane, Consorzio di Bonifica, Consorzio Piacenza Alimentare con il sostegno della Camera di Commercio, con l'obiettivo di valorizzare il vino piacentino sui mercati internazionali.
A spiegare il significato del progetto ha provveduto Fabio Piccoli, direttore di Wine meridian: «Il progetto che abbiamo messo a punto - ha detto - prevede una serie di iniziative che hanno appunto come obiettivo quello di far conoscere il territorio piacentino e le sue "meraviglie", vedendo come ambasciatori gli stessi produttori». Fabio Tavazzani, volto molto noto nel mondo del vino e consulente della società specializzata Proposta, ha invece illustrato nel concreto il programma partito ieri pomeriggio con una incoming: «Il primo passo che abbiamo compiuto già alcuni mesi fa è stato un corso di formazione rivolto ai produttori. Proprio da loro è venuta la richiesta di mettere a punto un progetto. E così abbiamo fatto».
Tavazzani ha chiarito che la prima scelta è stata quella di "lavorare in casa", cioè far venire a Piacenza delegazioni di operatori (di cui le prime composte di acquirenti professionali - buyer - arrivate ieri e si tratterranno per tre giorni) che operano sul mercato estero. «Abbiamo messo a punto un format - ha continuato l'esperto - che sperimenteremo appunto in questi giorni e che pensiamo che possa essere già molto efficace, ma che potrà anche essere migliorato. L'obiettivo del progetto è però quello di comunicare un territorio e non solo un vino».
Gli ospiti di questa prima "puntata" sono 10 e sono arrivati ieri in tarda mattinata e già ieri pomeriggio hanno avuto un primo incontro in cui è stato illustrato il territorio e le sue ricchezze, culturali, paesaggistiche e naturalmente eno-gastronomiche. «A questo proposito abbiamo voluto organizzare cene che servano si a far conoscere le specialità piacentine, ma anche evidenziare la grande flessibilità dei vini piacentini che si adattano felicemente ad ogni tipo di cucina».
Momento di punta del programma l'incontro con i buyer, che saranno organizzati da questa mattina con sessioni dedicate ad ogni produttore della durata di 25 minuti l'uno, organizzate nei minimi dettagli. Ma il vero punto di forza è rappresentato dal programma delle visite che spazieranno dalla Valtidone, alla Valnure, fino alla Valdarda, senza tralasciare i castelli e i borghi più caratteristici come Vigoleno e Chiaravalle. Ma chi saranno i protagonisti del progetto? «Il panel di aziende coinvolto - ha spiegato Tavazzani - è molto variegato con cantine delle varie Valli, di dimensioni diverse, con anche una cantina sociale e con produzioni diverse, con una rappresentanza anche di vini biologici». E ad Expo si è rifatto anche il presidente della provincia Massimo Trespidi, dicendo che in realtà l'evento è già cominciato e sottolineando l'esigenza che Fondazione di Piacenza e Vigevano riparta in vista di questa scadenza. Che richiede però - come ha ribadito il presidente della Provincia massimo Trespidi - per essere affrontata adeguatamente un miglioramento della capacità di comunicare e di lavorare insieme.
Claudia Molinari