Mercoledì 2 Luglio 2014 - Libertà
Calza, medico senza frontiere soprattutto della generosità
Il prezioso lavoro del piacentino in India, Palestina e Congo
Un medico piacentino è attualmente impegnato in alcuni meravigliosi progetti di generosa attuazione della professionalità medica, unita all'umana solidarietà, al servizio delle popolazioni povere del mondo: si tratta del dott. Giovanni Calza, che la "Storica Associazione Ex- Allievi del ‘Collegio San Vincenzo di Piacenza dei Fratelli delle Scuole Cristiane 1844' " ha l'onore di annoverare fra i suoi amici ex-allievi: è evidente che il Dott. Calza - pediatra, Premio "la Salle" 2013, premiato col "Bisturi d'oro 2014", attualmente residente a Genova, ma spesso nella sua città d'origine - ha ben respirato il clima di profonda umanità che San Giovanni Battista de la Salle ha trasmesso alle sue scuole.
Illustriamo qui il prezioso lavoro, fatto e in fieri, dal nostro valente concittadino insieme con i colleghi.
L' Associazione "Bambini nel Mondo - Children in the World" Onlus, creata nel 2010 da personale appartenente all'Istituto Gaslini di Genova, persegue, in stretta collaborazione con lo stesso, fini esclusivi di solidarietà sociale, umana, civile e culturale, per i quali si impegna a realizzare in ambito nazionale e in Paesi esteri a risorse limitate progetti di cooperazione nei settori della formazione, dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza sociale per la cura dei pazienti in età pediatrica in condizioni economiche disagiate, a cui non è consentita la disponibilità di cure mediche di base, impegnandosi perchè i professionisti di questi Paesi possano essere artefici del loro futuro e, in un tempo ragionevole, completamente autonomi nel campo della prevenzione e cura delle patologie pediatriche.
Gli obiettivi più rilevanti fino ad ora raggiunti dall'Associazione sono stati la realizzazione a Mumbai, India (con l'aiuto della CEI) di un Centro di Cardiochirurgia e di Rianimazione Pediatrici, diretto dalle Suore Orsoline di Maria Immacolata e ora regolarmente gestito da cardiochirurghi e rianimatori indiani, adeguatamente formati dai colleghi italiani; la realizzazione di un accordo di cooperazione con il Baby Hospital di Betlemme per la implementazione di un Centro di Terapia Intensiva Pediatrica e di una sezione per la cura dei neonati a rischio per i bambini palestinesi, con successivo scambio di personale medico ed infermieristico volontario, sotto la direzione ospedaliera delle Suore Terziarie Francescane Elisabettine di Padova.
Dal 2013 l' Associazione "Bambini nel Mondo - Children in the World" fa parte della associazione di 2° livello "HUB for Kimbondo", creata al fine di garantire, razionalizzare e coordinare gli aiuti provenienti dalle organizzazioni italiane ed europee a favore della Fondazione Pediatria di Kimbondo, nella Repubblica Democratica del Congo, la quale ha per finalità di accogliere benevolmente i bambini malati, abbandonati e orfani, privi di mezzi e garantire loro una assistenza medica e socioculturale, offrendo i suoi servizi ai bambini malati, indigenti, abbandonati e handicappati, alle persone vulnerabili, alle popolazioni della banlieue di Kinshasa e delle province circostanti e svolgendo la propria attività secondo il settore sanitario, il settore dell'accoglienza, quello dell'istruzione scolastica, oltre a un polo agricolo destinato a contribuire al sostentamento di tutte le strutture.
L'assenza ivi di un polo chirurgico materno-infantile e anche di un ospedale generale di riferimento hanno fatto sì che siano nati nella zona numerosi "centri di sanità", molti dei quali non rispondono ai requisiti in vigore per i moderni standard sanitari, per cui gli interventi chirurgici (tra i quali i parti per taglio cesareo) sono praticati spesso senza infrastrutture e materiale adeguato con aumento delle complicanze pre e post operatorie, tenuto conto anche dei ritardi dovuti alle grandi distanze e al fatto che la maggior parte delle strutture ospedaliere dell'area di Kinshasa sono a pagamento e quindi di fatto inaccessibili per la maggior parte della popolazione.
Si tratta dunque di far fronte a mancanza di personale adeguatamente formato che renda applicabili i protocolli medici e inattuabile un realistico piano di prevenzione e cura sul territorio, a difesa contro l'alta mortalità infantile, creando un organico piano di prevenzione e cura. Il progetto Kimbondo prevede infatti la formazione socio-sanitaria del personale medico e infermieristico congolese, realizzata, oltre che attraverso la presenza di équipe specialistiche sul posto, mediante periodi di stage programmati all'Istituto Gaslini di Genova e in altri ospedali italiani sulla base delle singole specificità.
Attraverso questo generoso e impegnativo progetto si attendono risultati di una certa significatività, quali l' estensione di una cultura socio-sanitaria mediante formazione del personale medico e infermieristico congolese, il quale fungerà da tramite per la divulgazione dei moderni concetti di prevenzione e cura delle comuni patologie locali e dei classici principi di igiene della gravidanza nella zona; inoltre l'emancipazione socio culturale della donna, che diverrà protagonista del suo futuro, e la riduzione della mortalità infantile legata alle patologie chirurgiche e anche al parto.
La "Storica Associazione Ex- Allievi del ‘Collegio San Vincenzo di Piacenza dei Fratelli delle Scuole Cristiane 1844' " sostiene con orgoglio il progetto legato a questo suo valoroso amico, il Dott. Giovanni Calza.