Martedì 24 Giugno 2014 - Libertā
A Calenzano una domenica ricca: alla scoperta di pietre e farfalle
Concorso e passeggiata con esperti, poi musica
BETTOLA - Il circolo Anspi di Calenzano inaugurerā domenica 29 giugno la sua attivitā estiva, organizzata da un gruppo di abitanti e di persone che apprezzano da anni le attrattive naturali e artistiche del territorio, il paesaggio caratterizzato dalle vedute della Pietra Parcellara e dell'alta Valperino, i programmi culturali che valorizzano il territorio montano.
Per il 29 giugno il programma, intitolato Momenti e storia di vita contadina, prevede alle 9 il via al quarto concorso "Le pietre raccontano": i gitanti sono invitati a portare a Calenzano pietre e sassi da loro raccolti che verranno esaminati dal geologo Giuseppe Marchetti di Travo, giā docente all'Universitā di Pavia. Marchetti alle 16.30, durante la premiazione dei concorrenti, illustrerā "Veritā e misteri geologici del territorio di Calenzano". Alle 10.30 si svolgerā una passeggiata naturalistica con il dottor Massimo Riboni che ci farā conoscere le farfalle. Alle 14.30 il parroco di Bettola, don Angelo Sessenna, celebrerā la messa. Nel pomeriggio si terrā una gara sulle cartoline di Calenzano e alle 18.30 una cena in compagnia. In serata alle 21.30 con il gruppo "Stultifera Navis" uno spettacolo teatrale intitolato "In principio era il fuoco", con giocoleria, trampoli ed effetti pirotecnici. In chiesa, a ricordo della pittrice Luciana Donā, verranno esposti suoi lavori di arte sacra.
Tutte le manifestazioni del 2014 sono elencate, con foto, nella 14ma edizione del fascicolo annuale "Cultura e Natura a Calenzano" edito con la collaborazione dl Comune di Bettola, Provincia di Piacenza, Comunitā montana valle del Nure e dell'Arda, Fondazione, Camera di commercio, Banca di Piacenza e sponsor.
Interessante la chiesa dedicata a San Lorenzo, che presenta notevoli testimonianze della pittura del 600 e del 700, in particolare i Misteri del Rosario di Roberto De Longe (pittore fiammingo), il Sogno di San Giuseppe di Luigi Mussi (1733), la statua lignea di S. Giuseppe opera dell'intagliatore piacentino Giovanni Setti detto il Romano (1709) e dell'indoratore Gherardo, alcuni dipinti di Francesco Ghiottoni (1857 - 1928). La chiesa, che č comunque protetta da allarme, č controllata anche da un servizio volontario, svolto notte e giorno dagli abitanti del paese.
Gian Franco Scognamiglio