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Lunedì 23 Giugno 2014 - Libertà

L'energia positiva della musica

Dall'ospedale alla casa di riposo: le note hanno invaso la città

PIACENZA - Abbracciare tutti i generi, portare pentagrammi dove solitamente non arrivano e sollievo a chi non se la passa bene. Diffondere note in tutto il tessuto urbano e sociale. Ecco il senso della Festa della musica: alla base, l'intenzione di fare cultura e stimolare l'aggregazione sociale, catalizzare energie positive attraverso un linguaggio universale. Piacenza c'è stata, per la 17ª volta. Nessun grande evento, nessun nome altisonante, ma quel che è stato assume una valenza importante, sia da un punto di vista simbolico che concreto.
Tra giovedì e sabato, Arci e Comune, in collaborazione con il Conservatorio "Nicolini" e con l'appoggio della Fondazione di Piacenza e Vigevano, hanno offerto otto appuntamenti. E' andata benissimo in tutti i luoghi di cura e degenza in cui la musica ha irrotto col suo potere benefico: all'Assofa di via Zoni il ritorno della cantante Stefania Boselli era attesissimo, così come Pappa & Pero che hanno fatto divertire i bimbi dell'Ospedale Guglielmo da Saliceto con il loro spettacolo teatral-musicale La principessa in gabbia. Assai applaudito il pregiato concerto lirico della soprano Paola Quagliata con il maestro Corrado Casati al pianoforte alla Casa di Riposo Vittorio Emanuele II, senza dimenticare la partenza scoppiettante celebrata giovedì mattina proprio all'Ospedale con il dixieland anni ‘20 della Twenty Tunes Traditional Band. Vivo coinvolgimento anche nel concerto di musica leggera italiana agli Ospizi Civili, con i Mareluna di Mario Scaletti.
Bel successo pure per la serata punk-rock allo Spazio4 di via Manzoni, preso d'assalto sabato sera per il concerto dei milanesi Gli Impossibili, gruppo simbolo del genere da vent'anni, scortati dai piacentini Bravi Tutti, sempre più trascinanti, e dal trio di dj: Crows, Fonta (entrambi ex Haulin'Ass) e la rossa Germi Patterson.
Molto interessanti, infine, i due eventi proposti dal "Nicolini". Particolarmente frizzante il concerto portato ai Giardini Margherita, sorta di preludio alla nuova imminente edizione di Musica ai giardini, dove giovedì sera hanno suonato i bravissimi allievi delle classi di musica jazz, diretti dai maestri Umberto Petrin e Stefano Bagnoli, abbracciando un repertorio intrigante da Jobim a Parker, pssando per Ellington, Waller, Shorter, Monk e Corea.
Sempre giovedì, nel pomeriggio nel salone dei concerti del Conservatorio, si è celebrato l'evento senz'altro più avvincente dell'intero programma, con le performance dei ragazzi del Laboratorio di musica moderna e contemporanea del maestro Fabrizio Dorsi. Emozioni fuori dal comune con quatto interventi dedicati alla sperimentazione, una piccola mappa della musica d'avanguardia del ‘900. Dal Regard de l'esprit de joye di Olivier Messiaen, padre del filone, suonato al piano da Daniele Nava, a Passion Lends Them Power di Carlo Galante, esponente di spicco della scena contemporanea, presente in sala, interpretato da un particolarissimo ensemble con le voci del soprano Federica Pecorari e il tenore Wanhong Kim, Valentina Pennisi al clarinetto, Lorenzo Ricchelli al sax, Antonietta Ranni al piano ed Elia Moretti alle percussioni. Splendido debutto per Luca Brignole, studente di composizione: il suo visionario Chiaroscuro è stato magistralmente interpretato dalle voci di Sol Han, soprano, e Maryna Kulikova, mezzosoprano, con Paolo De Steano al clarinetto, Ricchelli e Moretti a sax e percussioni e Laura Amodeo al piano. Seducente anche l'ascolto del Percorso i del contemporaneo Giacomo Manzoni, offerto da Ricchelli in sax solo come fuori programma.

Paolo Schiavi

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