Venerdì 13 Giugno 2014 - Libertà
«Gli immigrati che vogliono integrarsi»
Fiorenzuola, concluso il corso "Nuove cittadinanze". Stranieri 16 abitanti su 100
FIORENZUOLA - L'inno nazionale italiano, cantato da voci diverse, con accenti differenti, uniti in un'unica volontà di appartenenza. Si è concluso così il corso "Nuove cittadinanze", rivolto agli immigrati di origini straniere e organizzato dalla onlus "Fiorenzuola oltre i confini" (Foic) con il patrocinio dell'assessorato al sociale del Comune e con il sostegno economico di Cariparma, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Coop Consumatori Nord Est. Nell'ultima giornata del corso, durato 60 ore di lezioni, sono stati consegnati gli attestati di frequenza con esame finale, alla presenza delle autorità: il sindaco Giovanni Compiani, l'assessore al sociale Angelo Mussi, quello alla cultura e lavori pubblici Augusto Bottioni. Commozione e soddisfazione per le coordinatrici del corso Alessandra Danesi e Monica Capurri e per tutti i "diplomati", orgogliosi di aver portato a termine «un corso non facile da seguire per chi lavora, perché collocato in orario serale o nel fine settimana», ha fatto notare Mussi: «Avete dimostrato impegno e retto la fatica di conciliare famiglia, lavoro e impegno serale».
«Per noi lo status di cittadino è importante - hanno spiegato due rappresentanti dei venti corsisti - non solo perché facilita la vita alleggerendo pratiche burocratiche e riconoscendo alle persone più diritti, ma anche perché è una tappa indispensabile nel percorso di integrazione, al quale teniamo, soprattutto per i nostri figli, che abbiamo scelto di far crescere in questo Paese. Vorremmo davvero per loro che la legge italiana si muovesse per riconoscere la cittadinanza italiana ai nostri figli nati su questo territorio. Noi siamo orgogliosi di far parte di questa nazione, che vive in pace e riconosce servizi e diritti». «Apertura, accoglienza, rispetto della legalità e integrazione» le parole chiave del saluto del primo cittadino Compiani.
Il presidente di Foic, Luigi Danesi, ha ringraziato gli sponsor, il Comune che sostiene il progetto alla sua quinta edizione consecutiva, mettendo a disposizione la sala consiliare che diventa sede delle lezioni; e i rappresentanti di enti e associazioni che sono intervenuti nel modulo di Cittadinanza attiva: Carolina Losi del Centro per l'impiego; il dottor Franco Federici, direttore sanitario dell'ospedale di Fiorenzuola, il dottor Giovanni Tamarri responsabile Cure primarie del distretto di Levante, oltre a rappresentanti dell'ufficio comunale "Fior per te" e delle associazioni Avis e Pubblica assistenza di cui gli emigrati si possono servire, ma possono anche servire come volontari (e già ci sono volontari di origini straniere in questi preziosi sodalizi). Gli iscritti al corso hanno un'età media di 35 anni. La fascia tra i 30 e i 45 anni costituisce il 30% del totale degli immigrati a Fiorenzuola che - dai dati Istat dell'ultimo censimento - risultano essere 2.436, il 16% della popolazione. «Quest'anno - notano le coordinatrici Danesi e Capurri - i corsisti sono ben distribuiti tra maschi e femmine, segno di una maturazione culturale in direzione delle pari opportunità. Nelle 60 ore di corso approfondiamo anche i fondamenti della legge italiana, della Costituzione repubblicana e della nostra storia, attraverso alcune gite nei luoghi del Risorgimento, delle guerre mondiali e della lotta di Liberazione che ha reso il nostro Paese democratico».
Donata Meneghelli