Mercoledì 11 Giugno 2014 - Libertà
Tute blu, il sibilo di una sirena, il riflesso condizionato, la rincorsa alla catena di montaggio
di MATTEO PRATI
Tute blu, il sibilo di una sirena, il riflesso condizionato, la rincorsa alla catena di montaggio. Un lavoro da salvare, proteggere, ritrovare. Sogni rubati, l'inverno dell'anima, l'orgoglio sbiadito. Il dramma del lavoro negato, la dignità perduta. L'uomo si ripiega su se stesso. Quel diritto al lavoro che rifulge solo sulla Carta. Lavori in affitto, socialmente utili, il posto fisso, lavoro nero, sommerso, intellettuale. Inventarsi un lavoro. Marionette tra dubbi e paure. C'è da rifarsi il trucco, troppe turbolenze. Il lavoro te lo scordi. Una distesa di definizioni. In mezzo il vuoto di un'intera generazione. Donne e uomini appesi ad un articolo, l'articolo 1 della Costituzione Italiana.
Il gruppo giovani e adulti della Società Filodrammatica Piacentina, a conclusione del laboratorio di recitazione diretto da Francesca Mazza, ha preso spunto dal dettato costituzionale per puntare l'obiettivo sulla composita "costellazione lavoro". Articolo 1 (il pane quotidiano) è andato in scena nella Sala delle Muse, con il sostegno di Provincia, Fondazione di Piacenza e Vigevano oltre a Bulla Sport, davanti ad una platea gremita e partecipe (replica questa sera alle 21 sempre nella Sala delle Muse). Una lettura schietta, generosa, vibrante. Brani di carta vetrata. Un'ora e mezza.
Si parte con la doccia fredda di un caso tratto dalla cronaca, quello di Emanuele Patanè con il suo racconto di vittima da lavoro usurante. Dal palco si "alzano" le elucubrazioni grottesche di Ionesco (Assassino senza movente). L'assurdo scivola poi tra le righe di Guai in fabbrica di Pinter: la lotta di classe. Spazio al lavoratore solerte protagonista di La classe operaia va in paradiso di Petri. Le parole scorrono rapide. Arrivano stralci da Acciaio di Silvia Avallone, non mancano le storie a lieto fine, tracce confortanti, temperamento nelle vene: i ritratti di Adriano Olivetti e Luisa Spagnoli, l'audace imprenditrice che si inventò il "Bacio Perugina". Struggente L'avventura di due sposi a firma Italo Calvino. Arturo ed Elide, operai: il turno di notte, la romantica colazione con la moglie. Il precariato esonda in Call Center della Murgia. La poesia si posa su Alì dagli occhi azzurri di Pasolini. Un monito arriva sulle note di Don't give up di Peter Gabriel. Quel «non arrenderti» è rinfrancante. Il sorriso si spalanca sulle due zitelle più famose della letteratura italiana, le Sorelle Materassi di Palazzeschi, e si spegne sul malinconico Albergo a ore di Herbert Pagani.
L'attualità si colora di giallo con una testimonianza della Politkovskaja e si sporca di guerra con monologhi ricavati da Leoni per agnelli e Jarhed. Titoli di coda su Talking about a revolution di Tracy Chapman. Gli applausi premiano la sensibilità e l'impegno del cast: Lorenza Agosti, Daniele Alberici, Arianna Alabastri, Gianluca Bariola, Ornella Bergonzi, Angela Braga, Elena Cavalli, Gian Paolo Fontana, Andreana Fracassi, Silvia Franco, Uberto Galleani, Giulia Granelli, Alessandro Malinverni, Silvia Mazzoni, Silvia Meazzi, Sonia Pedrazzini, Saverio Perugini, Stella Piazza, Giovanni Porcari, Rossana Rebasti, Fabio Scaglia, Irene Sebastiani, Martina Sisti, Gian Pietro Taina, Roberta Valerio ed Elisa Vezzulli.