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Martedì 23 Marzo 2004 - Libertà

Al cinema per riscoprire la vita contadina

Rottofreno, sarà proiettato agli alunni "Crapapansa", girato alla Cattagnina

Rottofreno - Sarà presto proiettato in tutte le scuole del Comune di Rottofreno il cortometraggio Crapapansa di Francesco Barbieri e Andrea Canepari, ritratto sincero e partecipe di un momento di vita nelle campagne piacentine. È Natale e ci si ritrova tutti a tavola nel "film sull'amore degli emiliani per il buon cibo". Già applaudito nei giorni scorsi alla Fondazione di Piacenza, che ha reso possibile la realizzazione del cortometraggio, insieme a Provincia di Piacenza, Comune di Rottofreno e Rotary Club Sant'Antonino, Crapa Pansa è stato selezionato per il concorso internazionale promosso da Slow Food a Bra. In aprile approderà al Jolly di San Nicolò ed offrirà lo spunto per un convegno sul tema del cibo, aperto alla cittadinanza e alle scuole.
"Abbiamo sostenuto questo progetto - ha spiegato l'assessore alla cultura, Enrico Forelli - perché si inserisce bene nel solco di attività che stiamo portando avanti sulla cultura alimentare e sul recupero delle tradizioni del passato".
Francesco Barbieri e Andrea Canepari hanno condensato nel breve spazio del cortometraggio il frutto di una ricerca appassionata sulla cultura contadina, condotta anche "sul campo", soprattutto per individuare una localizzazione verosimile. Per gli esterni è stata scelta una cascina di San Giorgio, mentre gli interni sono stati girati alla Cattagnina di Rottofreno.
Straordinari gli interpreti, in gran parte alla loro prima esperienza. "Mi hanno detto che sono stata brava, ma non ho fatto altro che ripetere cose che sapevo" commenta con semplicità la rivergarese Maria Marenghi, 73 anni da poco compiuti. "Ero spontanea. La cena della vigilia e il pranzo di Natale erano proprio un rito. Mi ricordo che la sera del 24 dicembre ci si riuniva in casa con tutti i familiari e si chiudeva la porta con il catenaccio, così che niente turbasse l'attesa del Natale. C'era anche l'usanza di portare una fetta di pane votivo al bestiame".
Di quegli anni lontani Maria, che ha sempre vissuto in campagna, rimpiange la tranquillità: "Si stava bene in compagnia, anche se da mangiare c'era poco. Eppure si cantava ed eravamo contenti".
Il piacentino Ferrante Boiardi, 72 anni, nel film lo vediamo a tavola, intento ad intrattenere - si immagina con facezie e racconti strabilianti - il parentado. Anche nella realtà gli piace recitare poesie (quelle dell'amato Valente Faustini le sa quasi tutte a memoria) e narrare favolose storie, così che non stupisce la sua nostalgia del passato: "La cosa più bella erano le sere d'inverno nella stalla, al caldo. Tutti attorno, si ascoltavano i racconti dei vecchi. I nonni erano molto rispettati".
Per Maddalena Mezzadri, 16 anni, studentessa del liceo "Gioia", quello di Crapapansa è stato invece un mondo tutto nuovo al quale si è accostata "con molto interesse e riflettendo sulla diversità con i ritmi di vita di oggi".

Anna Anselmi

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