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Venerdì 6 Giugno 2014 - Libertà

Affresco sulla vita contadina e partigiana del Novecento

"Il mondo dei vinti" domani all'azienda agricola Battibue collettivamente diretto da Pasquero, Morrone e Nattino

fiorenzuola - Il mondo dei vinti è un affresco sulla vita contadina del secolo scorso, che andrà in scena domani sera alle 21.30 nell'azienda agricola Battibue (via Battibue 278) poco distante dal centro abitato di Fiorenzuola, per iniziativa di Le Terre Traverse, associazione di aziende agricole del territorio.
Lo spettacolo nasce dall'omonimo libro di Nuto Revelli, lo scrittore partigiano piemontese scomparso dieci anni fa, che dedicò parte della sua produzione al mondo dei contadini. Lo spettacolo è corale e la sua regia è collettiva, frutto del lavoro condiviso di Aldo Pasquero, Giuseppe Morrone e Luciano Nattino. Quest'ultimo ha curato anche la drammaturgia, costruita su un intreccio di storie e di personaggi, per presentare il "lentissimo" mondo rurale, che, affondato nella quotidianità della sua "piccola" storia, viene scosso dalle brusche impennate della "grande" Storia e dai mutamenti sociali che forzano i destini individuali, li scuotono e li sottopongono a trasformazioni gigantesche. La comunità raccontata è quella della provincia cuneese del Novecento, il luogo delle origini di Revelli, «ma è anche la storia stessa del nostro Paese, del Nord come del Sud - annota il drammaturgo - del Veneto come della Calabria, e che assomiglia tanto a quelle raccontate oggi dai griot africani, dai cantori dell'America latina, dai danzatori indiani o tibetani. Questo lavoro è stato inserito nel progetto La memoria del territorio. E qui la memoria vuole essere sguardo sul futuro e coscienza di esistere. Parlare del mondo contadino significa riannodare trame antiche e dimenticate nel nostro sottofondo ma, soprattutto, vedere quel mondo in una luce prospettica, vicina alle nuove sensibilità, ai nuovi bisogni di oggi».
Nuto Revelli intervistò 270 tra contadini e montanari. Gli ci vollero sei anni di lavoro, confluiti nella pubblicazione edita nel '77 che Nattino e gli altri collaboratori, con un gruppo di magnifici attori e cantori, ci restituiscono in tutta la sua poesia. Dal lavoro di Revelli, così come da questo spettacolo che ne è tratto, emerge l'affresco di un mondo destinato ad essere vinto dalla fame e dall'emigrazione, dall'avvento dell'industria e dal turismo di massa che sfigurava il paesaggio. Un mondo destinato a rimanere marginale, ma proprio per questo fecondo: i contadini e montanari delle valli cuneesi hanno una linfa poetica che affiora negli scatti della memoria, con immagini capaci di lasciare il segno, a volte cariche di dolore, a volte di ingenuità. E' il ritratto della condizione umana di una minoranza costretta a lasciare il proprio ambiente e i propri modelli di vita.
Il lavoro teatrale di Casa degli Alfieri e Faber Teater; si tratta di una coproduzione Asti Teatro 31 e Regione Piemonte, in collaborazione con il Teatro degli Acerbi, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Sistema Teatro Torino, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte. Gli attori sono Dario Cirelli, Elena Romano, Fabio Fassio, Francesco Micca, Lodovico Bordignon, Lucia Giordano, Marco Andorno, Massimo Barbero, Paola Bordignon, Patrizia Camatel, Sebastiano Amadio, con la collaborazione musicale di Antonella Talamonti.

Donata Meneghelli

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