Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Giovedì 29 Maggio 2014 - Libertà

«Noi insegnanti cattolici, argine a un'educazione disumanizzata»

Ricca tavola rotonda in Fondazione con molte voci: dai "rischi" legati alla teoria "gender" alla distrazione religiosa dei giovani

Gli insegnanti cattolici fanno "argine". Contro il disinteresse religioso dei giovani, contro le teorie per cui il genere sessuale si sceglie. Argine contro la disumanizzazione e l'affievolirsi del bisogno di trascendenza. Ma sono anche insegnanti che rifiutano di apparire come indottrinatori retrogradi. Orgoglio e affermazione di identità hanno guidato la tavola rotonda che si è svolta ieri in Fondazione per ricordare un insegnante instancabile del calibro di don Luciano Ravetti.
L'organizzazione si deve all'Associazione ex allievi del Collegio San Vincenzo, attenti a un momento di «disagio» a cui ha dato voce il presidente Luciano Molinelli (Alessandro Stragliati, vicepresidente del sodalizio, è lo sponsor). Tra il pubblico, il generale Fabrizio Castagnetti, ex allievo. La chiusura della scuola San Vincenzo ha motivato questa riflessione, aperta dalle lettere del vescovo Gianni Ambrosio per una scuola cattolica di qualità («che non è un optional, non reclama privilegi, non accetta discriminazioni»); di Roberto Reggi, sottosegretario all'Istruzione («il ruolo delle scuola paritaria non verrà messo in discussione») e di fratel Egidio Mura che ha ricordato don Ravetti.
Tantissimi i testimoni. Da Giovanni Marchioni, responsabile Ufficio scuola della Diocesi («l'insegnante cattolico deve condividere il patto sociale, ma oggi si va verso un crinale pericoloso, la diffusione della teoria del gender dove lo Stato vuol imporre un'antropologia nel modo di vedere l'uomo») a Giovanni Bigoni, direttore Endo-Fap Don Orione di Borgonovo («Si prende tutto alla giornata, si fa fatica a trattare temi religiosi con i ragazzi tra secolarizzazione e allentamento da qualsiasi pensiero trascendente, la società vuole i giovani consumisti e arrivisti»).
Carlo Dionedi, vicepresidente del Forum regionale delle Famiglie, parla del disagio di una «scuola che brancola, attraversata dalla questione antropologica, dove non c'è differenza di genere e si mina alla base una visione di società e civiltà intera. Non si può chiamare famiglia qualsiasi cosa... e inoltre non consultare i genitori». Per Agostino Maffi, ex preside della scuola San Benedetto, contro la «distrazione religiosa dei giovani, occorre mettere in campo più umanità, condividere con loro i progetti, non avere progetti su di loro». Infine, Emanuele Vendramini, professore associato della Facoltà di economia e giurisprudenza della Cattolica, ha insistito sull'incontro di culture su cui l'Ateneo investe con scambi internazionali: «Il ruolo dei cristiani nel mondo è di confrontarsi e dialogare, mantenendo la propria specificità». Papa Francesco lo ha insegnato dalla Terra Santa.

pat. sof.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio