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Venerdì 23 Maggio 2014 - Libertà

«Lysistrata, una satira molto attuale»

Pre-Visioni: sabato e domenica in scena gli attori della "Filo" diretti da Autelli

PIACENZA - «Lysistrata parla di rivoluzione, del tentativo di cambiare le cose da parte di chi è fuori dai salotti del potere. Abbiamo riletto un testo di 2.500 anni fa per riscoprire i suoi meccanismi comici giocando con la sensibilità di oggi, anche alla luce di esperienze passate, come i movimenti femministi, e recenti, come il Movimento 5stelle».
Così, il regista Claudio Autelli, ieri mattina nel ridotto del Teatro Filodrammatici, ha presentato il lavoro svolto sul celebre testo di Aristofane con gli allievi della Scuola di perfezionamento teatrale della Società Filodrammatica Piacentina, sulla scorta di una nuova traduzione curata da Raffaele Rezzonico. L'esito del laboratorio di Autelli è uno spettacolo teatrale compiuto - realizzato grazie al sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Provincia e Bulla Sport - che, sabato e domenica al Teatro Filodrammatici alle 21, nell'ambito di Pre-Visioni - rassegna conclusiva della stagione Tre per te di Teatro Gioco Vita - vedrà impegnato un nutrito cast di 13 attori, quasi tutti provenienti dal gruppo storico della "Filo", qualcuno da altre compagnie ed esperienze teatrali.
Con Autelli, a presentare lo spettacolo, Diego Maj, direttore di Teatro Gioco Vita, ed Enrico Marcotti, direttore artistico della "Filo". «In questi anni il panorama teatrale piacentino è cresciuto in maniera tangibile - ha esordito Maj - un trend di cui rallegrarsi e al cui interno sono felice che si confermi la nostra sinergia con la Società Filodrammatica, istituzione capace di attrarre sul territorio figure di spicco del teatro contemporaneo mettendole a disposizione della formazione dei giovani».
«Siamo orgogliosi di essere ospiti per il sesto anno a fila di Pre-Visioni - gli ha fatto eco Marcotti - una rassegna dinamica che favorisce la circolazione e lo scambio di idee, relazioni e pensieri tra operatori, attori e spettatori. Quest'anno abbiamo richiamato Autelli, da Milano, di cui apprezzo molto lo sguardo un po' trasgressivo, un regista generoso che aveva già portato in scena per la "Filo" La Licenza e Antigone ed è tornato a dirigere i nostri attori con grande disponibilità. Prosegue un percorso di collaborazioni eccellenti, da Carmelo Rifici a Laura Pasetti, passando per Agnese Cornelio e Leo Muscato, ennesima occasione concreta per i nostri allievi di migliorarsi al fianco di maestri importanti e sfruttare l'esperienza per farne all'occorrenza un trampolino professionale».
E' dunque in arrivo una versione intrigante dell'opera forse più importante di Aristofane, incentrata sull'emarginazione ed emancipazione delle donne, con la sua grande carica di rottura e di caustica modernità. «Con Rezzonico, bravo drammaturgo e mio sodale da anni - ha aggiunto Autelli - abbiamo lavorato sulla straordinaria modernità satirica di un testo ben radicato nel suo presente, quello di una Atene affogata in un clima da tardo impero che somiglia all'Italia di oggi. Il tema femminile si fa grimaldello per proporre un'utopia diversa e gettare una luce che pure non basta a sconfiggere la disillusione totale, lasciando ogni possibile risposta giù dal palco. Un progetto cui gli allievi hanno risposto con passione e dedizione, lavorando su analogie e apportando contributi personali, dimostrando di saper mettere in campo anche i propri difetti con autoironia: per me, la trasgressione sta nel garantire libertà espressiva agli attori».
In scena: Gabriella Carrozza, Anna Rosa Zanelli, Paolo Dallatorre, Flora Croce, Mila Boeri, Nando Rabaglia, Simona Fornari, Giuseppe Orsi, Valentina Ghelfi, Paola Santini, Maurizio Cammi, Liliana Palumbo e Carlo Tacchino. Costumi di Loredana Vallisa, luci di Alessandro Gelmini, scenotecnica di Chicco Sbuttoni.

Paolo Schiavi

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