Lunedì 22 Marzo 2004 - Libertà
Archivi Bobiensi e antiche tracce
Nel trentennale della Fondazione esce la venticinquesima edizione della rivista "Archivum". In un manoscritto del successore di S. Colombano
E' nel segno del trentennale della fondazione degli Archivi Storici Bobiensi, che verrà pubblicata la venticinquesima edizione della prestigiosa rivista "Archivum Bobiense", a sua volta presentata nel prossimo mese di maggio.
A testimoniare il legame Archivi con la sua rivista Archivum, è il busto del fondatore dei primi, il compianto vescovo di Bobbio Pietro Zuccarino. Ricordiamo che gli Archivi, negli scorsi mesi, furono al centro di un ampio dibattito, legato, prima alle voci, poi smentite, che ne attribuivano un trasferimento a Piacenza, poi ad un progetto culturale ad ampio respiro atto a promuoverne sia la consultazione che la creazione di un vero e proprio centro culturale bobbiese.
Liber De arca domni Atalani (libro appartenente all'Armadio di Attala, cioè facente parte della biblioteca del primo successore di San Colombano, ndr) è il sottotitolo che il direttore scientifico prof. Flavio Giuseppe Nuvolone, ha voluto dedicare a questa venticinquesima annata. "Questo tipo di iscrizioni veniva impresso sugli antichi codici e considerando che a noi sono arrivati spesso solo testi riscritti, mentre altri sono andati distrutti o persi, possiamo ritenere raro il possedere un manoscritto con questa iscrizione - dice Nuvolone -. Il fatto ci svela l'esistenza di una biblioteca in nuce, ciò che con le diverse acquisizioni si trasformò progressivamente nella Biblioteca e negli Archivi dell'Abbazia. Gli articoli, riuniti nel volume annuale, spaziano dall'Antichità al XX° secolo - seguita il professore - volendo essere lo specchio della storia di Bobbio, del suo farsi eredità e memoria, ma pure del suo radicarsi nella vita della sua popolazione e delle varie iniziative culturali che ne sottolineano la vitalità".
Così, scorrendo la rivista, si trovano studi di carattere scientifico a livello internazionale e la descrizione di eventi di cronaca, oltre ad includere recensioni e segnalazioni bibliografiche. Non manca la parte della storia recente legata all'ultimo conflitto mondiale. Questa miscellanea di argomenti rende la rivista aperta alla consultazione non solo di eminenti università internazionali ma anche del lettore che vuole coltivare la propria cultura personale.
La rivista apre con Orfeo nelle Catacombe di Jean-Michel Roessli dell'università svizzera di Friburgo, dove l'autore presenta una nutrita analisi della presenza iconografica di Orfeo nelle Catacombe romane. Segue il contributo di Marco Borrè dell'università cattolica di Milano con il De mundi transitu nel Corpus colombaniano che consacra alla composizione metrica del fondatore dell'Abbazia di Bobbio.
Non manca la disamina dello stile di due pezzi poetici I carmi di Dùngal per Ildoardo e Baldocon un bilancio della sua opera in poesia e in prosa del prof. Paolo Zanna della Cattolica di Milano.
Dúngal maestro a Pavia, fu monaco poi a Bobbio dove donò i propri manoscritti.
Pierre Racine, dell'università Marc-Bloch di Strasburgo, partecipa con La forêt dans l'économie du Monastère de Bobbio, analisi tematica dell'elemento naturale grazie ai censimenti di possedimenti monastici bobiensi.
Loredana Scappaticci, introduce nuovamente il tema Colombano, cogliendo il lato liturgico, In natale sancti Columbani abbatis ad missam
- studio ed edizione dei testi.
Segue lo studio del prof. Nuvolone, Appunti e novità sul Carmen figurato di Gerberto d'Aurillac e la sua attività a Bobbio che contiene l'ennesima constatazione d'una sorpresa sostanziale, legata agli studi di Gerberto sulla teoria dei numeri, tanto che questi fu visto quasi con sospetto all'epoca. Su tale argomento, novità assoluta che farà certamente scrivere e riscrivere.
Corrado Mazzarello riporta un'inchiesta Matematica e architettura rurale: esempi in Val Borbera, ampiamente illustrata.
Carlo Moggia dell'università di Torino, analizza il formarsi e l'evolvere della presenza bobbiese nella Maritima, L'abbazia di Bobbio ed il monastero di Borzone-Economia monastica e forme di mercato tra Liguria marittima e Appennino emiliano nell'alto medioevo.
Maria Luisa Bressani e Adalgisa Bagnara Matrel percorrono il panorama dei mulini dell'alta Valle prospettandone il recupero.
Giovanni Ferrero introduce alla notizia di una fondazione liturgica nella Cattedrale di Bobbio, della cappellania dell'Annunziata nel 1447, collegata al monastero genovese di Sant'Andrea.
Il comandante Italo Londei inaugura in questo numero, con un primo racconto autobiografico, una serie di interventi sul proprio vissuto della Resistenza.
L'ultimo intervento è quello di Giorgio Daveri, che approfondisce il proprio studio sulla fine del proprio padre Francesco, famoso responsabile partigiano piacentino, offrendone spunti capitali.
Anche il numero XXV° della rivista, ospita la parte della cronaca, ove sono contenuti i contributi di Mario Giuseppe Genesi sulle iniziative musicali, di Giovanni Rapallini e Renzo Iacobelli, che hanno sviluppato tutti gli avvenimenti legati al centenario del settimanale bobbiese La Trebbia. Si conclude con la riflessione sugli Archivi Storici Bobiensi e la loro relazione con un progetto culturale, commentate dal direttore responsabile, l'avv. Danilo Biancospino.
Un panorama ricco, ben documentato, con diverse novità storiche di rilievo, distribuite su un ampio arco cronologico.
PAOLO CARINI