Mercoledì 21 Maggio 2014 - Libertà
A Piacenza quante belle realtà da sostenere!
dalla prima pagina
Cominciando a stabilire una volta per sempre qual è la sua vera natura giuridica, poi vien tutto il resto dal personale ai finanziamenti. Il personale che andrebbe preso con concorso pubblico trasparente rivolto a candidati con vere competenze specifiche in campo artistico o amministrativo e non attingendo fra stagisti di più o meno lunga permanenza. Poi i soldi, tasto dolente.
Azzardo una proposta: perché Banche, Fondazione, Istituzioni varie, Imprese, Associazioni, invece che dare contributi a pioggia non si mettono attorno a un tavolo per decidere quelle quattro o cinque cose "da salvare" perché importanti e identificative della città, e ciascuno, in accordo con gli altri, sceglie "la sua" da finanziare o da finanziare insieme? Per la Ricci Oddi si potrebbe anche pensare a donare il cinque per mille e ad una associazione di cittadini sostenitori che versano una quota annua, sarebbe un aiuto in più, quanto piccolo o grande si vedrà.
Gli studenti dell'Artistico potrebbero dare qualche ora di aiuto in cambio di punteggi scolastici. Problema spazi. È vero, c'è tanta arte che rimane invisibile.
Suggerirei di usare i locali della Galleria solo per le opere della Galleria o per altre opere ad esse strettamente collegate, per quadri d'altro genere o iniziative varie ci vorrebbero altri locali come il palazzo ex Enel peraltro "giusto" in quanto d'epoca liberty e quindi quasi logica continuità della Galleria.
Ci vorrebbe certo uno sponsor di prestigio, qualche piacentino illustre e famoso che passerebbe alla storia col suo nome legato all'arte e con la riconoscenza eterna dell'intera città. Per quanto riguarda la ginnastica artistica è incredibile che dopo tanti anni manchi uno spazio per chi pratica uno sport che è viva autentica arte e sacrificio vero, vera scuola di bellezza e di vita. Le nostre ragazze e bambine ottengono risultati eccellenti nel silenzio quasi totale, perché?
Il fatto che questo sport, letteralmente il più bello che ci sia, non abbia a che fare col denaro quindi è veramente uno sport nobile e disinteressato perciò sicuramente pulito, è una ragione in più per sostenerlo. Finalmente qualcosa non a scopo di lucro, quanto servono esempi così!
Bisognerebbe andare a vedere un loro allenamento per capire e apprezzare. Io le ho viste nel precario spazio della palestra di fortuna, in prestito, non si sa per quanto ancora. Ho visto la fatica fisica anche di corpicini di bimbe piccolissime, commoventi nella ricerca della perfezione del gesto, del movimento. Bellezza vera, senza artifici, senz'altro scopo che il piacere della perfezione fine a se stessa, del sentirsi bene nell'unione armonica fra mente e corpo, nel sentirsi insieme nella Bellezza. Ragazze splendide, campionesse eppure umili, senza grilli per la testa.
Una meraviglia! Un patrimonio umano, sportivo ed artistico da sostenere e valorizzare e non solo per le medaglie che vincono, ma per la lezione di vita che portano avanti e che, se ben pubblicizzata (almeno questo) è proposta ai giovani di usare bene il proprio corpo e il proprio tempo. Non si può e non si deve discriminare nessuno, nemmeno chi fa sport (se no dove va a finire la ragione profonda del fare sport?) quindi uno spazio adeguato e fisso va trovato anche per la ginnastica artistica e ritmica. Anche questo è un patrimonio da gestire molto bene a livello cittadino.
Come fare? Una soluzione si trova, se si vuole trovare. E se invece di Palazzo Uffici, per fortuna "scomparso" si pensasse a un vero centro per gli sport, tutti gli sport? I soldi. Già, i soldi che mancano sempre, ma che spesso non mancano per cose temporanee e più "frivole" anche se interessanti.
Anche gli sprechi non mancano mai. Cominciamo da lì e impariamo a sostenere in tutti i modi dando spazi, visibilità, sostegno e solidarietà, almeno umana, alle tante realtà belle che abbiamo.
Bruna Milani