Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Mercoledì 21 Maggio 2014 - Libertà

Fondazione, Scaravaggi: trattativa aperta con Intesa per cedere azioni Monte Parma

Piacenza - Si lavora all'accordo per la cessione a Intesa San Paolo delle ultime azioni di Banca Monte Parma in possesso della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ma l'operazione non è affatto chiusa puntualizza Francesco Scaravaggi, presidente della Fondazione, che aggiusta il tiro di una "fuga in avanti" del quotidiano della capitale Il Messaggero che dava per imminente l'accordo. Scaravaggi afferma che serve tempo, che la trattativa è solo aperta e comunque dovrà essere valutato il tutto dal consiglio generale di via Sant'Eufemia, anche sui dettagli non vuol entrare.
Il quotidiano nazionale nell'edizione di ieri riportava in un titolo a sei colonne l'acquisizione di Monte Parma da parte di Intesa. Ed entrava nei dettagli della cessione del 10 per cento delle azioni della Fondazione per un valore di 28.5 milioni di euro che verrebbero pagati in contanti (cash) e non in azioni. E visto che l'attuale valore delle azioni Monte Parma detenute dall'istituto di via Sant'Eufemia si aggirerebbe sui 24 milioni, ne scaturirebbe una plus valenza di 4,5 milioni a favore della Fondazione. Tuttavia l'investimento della Fondazione in Monte Parma è stato in origine di 72 milioni di euro, ciò che tornerebbe monetizzato sono i 28,5 milioni, per una perdita complessiva di una cinquantina di milioni con dividenti non incassati negli anni.
Tornando alle notizie pubblicate da Il Messaggero , riferiscono che Intesa, oltre al 10 per cento della Fondazione di Piacenza e Vigevano, acquisterebbe l'altro 10 per cento di quote dalla Fondazione Monte Parma per l'identica cifra di 28,5 milioni. Con questo esborso complessivo di 57 milioni Intesa avrebbe il controllo totale dell'istituto parmense e potrebbe procedere a un'incorporazione di Banca Monte Parma.
La trattativa su questa doppia cessione delle due Fondazioni - che per Piacenza significa abbandonare un investimento molto sfortunato - si è protratta a lungo, forse siamo al giro di boa, però Scaravaggi si dichiara molto cauto.
Oggi Monte Parma è stata valutata circa 285 milioni al netto della chiusura del bilancio 2013 che presentava un "rosso" di 38,1 milioni - afferma il quotidiano nazionale - per effetto della svalutazione di crediti. La cessione del 10 per cento delle azioni della Fondazione di Piacenza e Vigevano, se confermata, chiuderebbe una complessa vicenda iniziata nel luglio 2008, presidente Giacomo Marazzi, quando la fondazione piacentina, dopo aver ceduto in passato tutte le azioni bancarie possedute, ribaltava la sua strategia e rientrava in un istituto di credito, non locale però. Il nuovo assetto della banca venne presentato all'Auditorium della Fondazione con tutti i protagonisti di una cordata tesa a rilevare il 49 per cento di Banca Monte Parma ceduto dal Monte dei Paschi di Siena. La Fondazione piacentina entrava con una quota forte del 15 per cento, alleandosi alla Fondazione Monte Parma, azionista di maggioranza. A fianco delle due Fondazioni alleate, c'erano partner come Banca Sella Holding, assicurazioni e un centinaio di piccoli azionisti.
Allora fu dichiarata una cifra di acquisto, da parte della nostra Fondazione, di 60,4 milioni pari al 15 per cento delle azioni. Nel febbraio 2011 la quota azionaria piacentina era salita al 18 per cento, pari a 72 milioni di euro. Già dal 2009 erano però iniziati i guai di Monte Parma che ha dato sostegno a importanti gruppi industriali finiti poi in gravi sofferenze, con crediti divenuti inesigibili.

red. eco.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio