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Martedì 20 Maggio 2014 - PiacenzaSera

Azioni Monte Parma, la Fondazione tratta la vendita con Intesa

La Fondazione di Piacenza e Vigevano sta trattando con Banca Intesa San Paolo la vendita del 10 % azioni Banca Monte Parma, nell’ambito di un’operazione che consentirebbe all’isitituto di credito torinese di salire al 100% della banca parmense, passaggio propedeutico all’incorporazione.

Secondo quanto riportato da "Il Messaggero", la Fondazione di via S. Eufemia, che detiene il 10 % azionario della banca, incasserebbe cash il valore della quota, ovvero 28,5 milioni di euro. Interpellato sull’argomento, il presidente della Fondazione Francesco Scaravaggi si mostra assai prudente, anche se ammette che la trattativa è in corso: "Stiamo lavorando per la vendita a Banca Intesa della nostra quota azionaria del 10 % del Monte Parma, ma non è ancora stato deliberato nulla dal consiglio di amministrazione. Nell’operazione è coinvolta anche la Fondazione Monte Parma che detiene un altro 10 per cento e quindi vi sono equilibri delicati. Posso dire che stiamo lavorando, ma l’intesa non è ancora dietro l’angolo, mi auguro che si possa raggiungere".


"Il Messaggero" invece spiega che l’accordo di massima fra lntesa San Paolo, che ha il 78,617% e le due fondazioni Monte di Parma, Piacenza e Vigevano, azioniste con il 10% a testa, sarebbe stato raggiunto: le Fondazioni sarebbero liquidate cash e non piu’ in azioni. Ciascuna fondazione incassera’ circa 28,5 milioni: complessivamente Intesa dovrebbe spendere, quindi, circa 57 milioni per cassa. Le trattative fra le parti si sono protratte a lungo.

Ricordiamo che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha visto svalutarsi pesantemente l’investimento in Banca Monte Parma compiuto dalla precedente gestione: un maxi-investimento pari inizialmente a 72 milioni di euro. Già nel 2011 si dovette dovette svalutare di 24,5 milioni di euro, recentemente il nuovo presidente Francesco Scaravaggi ha chiuso il bilancio consuntivo 2013 confermando un’ulteriore svalutazione di 28 milioni di euro su quelle azioni. Considerando il valore di acquisto iniziale delle azioni Monte Parma, qualora il 10 per cento fosse venduto a 28,5 milioni, il saldo negativo dell’operazione arriverebbe a quota 43,5 milioni.

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