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Mercoledì 7 Maggio 2014 - Libertà

«Il mio Puccini tra amore e lavoro»

Stagione lirica: il compositore Sergio Monterisi spiega come ha realizzato il suo "prologo" all'opera

di GIAN CARLO ANDREOLI
Per l'ultimo appuntamento della Stagione lirica del Teatro Municipale, venerdì 9 (ore 20.30) e domenica 11 (ore 15,30), è proposta la novità assoluta Puccini e Schicchi, un prologo a Schicchi libretto di Flavio Ambrosini, musica di Sergio Monterisi, realizzata per introdurre convenientemente l'atto unico Gianni Schicchi di Forzano e Giacomo Puccini e così farne spettacolo completo. Oggi alle 15.30 ci sarà la prova generale aperta agli studenti e agli ospiti delle case di riposo.
A sostegno dell'Opera Laboratorio del Conservatorio "Nicolini", la Fondazione Teatri ha bandito il Concorso "Opera Nuova 2013", nell'intento di favorire i giovani cantanti debuttanti e anche i compositori che non hanno molte occasioni di provarsi. Ben otto lavori sono pervenuti alla giuria composta dai maestri Carlo Boccadoro, Bruno Moretti, Fabio Vacchi e Fabrizio Dorsi, anche direttore dell'Orchestra "Zanella" impegnata nel nuovo allestimento, e Cristina Ferrari, direttore artistico di Fondazione Teatri, Lorenzo Missaglia e Daniele Cassamagnaghi per il Conservatorio. Vincitore del concorso è risultato il maestro Sergio Monterisi, diplomato al Conservatorio di Bari. Si è specializzato in composizione e direzione d'orchestra, ha collaborato con il Conservatorio di Boston, con l'Opera di Nizza, impegnato come direttore per l'attività concertistica e l'opera lirica. Collabora con orchestre internazionali in festival e stagioni sinfoniche. E'docente di direzione orchestrale al Conservatorio di Campobasso. «Comporre su un testo dato - dice Sergio Monterisi - non potendo consultarmi con il librettista per gli opportuni aggiustamenti, comporta una certa rigidezza di regole date. Ho dovuto tenere in buon conto la funzione voluta di prologo all'opera di Puccini, con lo stesso compositore protagonista dell'azione, collocata nella sua casa, con accanto la compagna Elvira che gli rimprovera fin troppe distrazioni». Alle prese con il personaggio "Schicchi", messo da Dante nella Commedia e quindi all'Inferno (canto XXX), per essersi sostituito a Buoso Donati nel fare testamento, Puccini coinvolge gli amici del borgo e li impegna come interpreti della sua composizione. Pur sentendomi libero di seguire il mio stile nell'interpretare la situazione proposta dal testo - dice il compositore - ho evocato il clima, le tensioni della situazione, Puccini preso dal lavoro artistico ma anche dall'amore per la sua donna. L'opera è canto, dovevo far cantare mediando ironia, senza cadere nel grottesco eccessivo. Puccini era a sua volta amante della leggerezza, dello scherzo, ma del suo lavoro era geloso e voleva che gli fosse riconosciuto il merito».
Il direttore Fabrizio Dorsi si trova a dirigere per primo il lavoro di Sergio Monterisi: «Onore e onere di portare al pubblico per la prima volta l'opera nuova di Ambrosini e Monterisi. Il testo musicale è ben scritto, agevole, aperto a soluzioni linguistiche diverse, pur tenendo presente l'opera di Puccini protagonista di questo Prologo».
Il personaggio Puccini è affidato al giovane baritono Gezim Myshketa, poi Schicchi, già apprezzato in Maria Stuarda (2010); come "Elvira" e poi "Lauretta" è il soprano Maria Rosaria Lopalco che fu amorosa "Giulietta" (2011). Davide Giangregorio appare come "Dante" e poi fa "Betto", Gabriele Mangione è l'amico fidato "Enore" e poi il nipote "Rinuccio", Federica Pecorari " sua moglie" e "Nella", Federico Benetti " un mezzadro" e "Simone". Completano la compagnia di canto gli allievi scelti dell'Opera Laboratorio del Conservatorio.

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