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Giovedì 15 Maggio 2014 - Libertà

Disabili, tutele che vadano oltre la famiglia

Il notaio Toscani ha illustrato gli istituti giuridici a garanzia dei beni e delle persone

Dalla tutela del patrimonio a quella della persona. È questo il percorso che le scienze giuridiche hanno fatto riguardo ai disabili con l'introduzione di una serie di nuovi istituti di tutela non solo degli interessi patrimoniali, ma anche dell'individuo in quanto tale. Ne ha parlato il notaio Massimo Toscani ieri pomeriggio al primo degli incontri con le famiglie della rassegna "Dopo di noi" organizzata dalla Fondazione Pia Pozzoli con la collaborazione dell'Afagis: l'iniziativa, svoltasi allo sportello d'ascolto della Fondazione in via Alberoni, ha offerto ai presenti l'occasione di conoscere meglio quali siano i diversi istituti giuridici di tutela riguardanti il "Dopo di noi", a cominciare dalla Fondazione intesa come garante delle famiglie con il nuovo statuto di partecipazione.
«Indubbiamente sono stati fatti dei passi da gigante rispetto al passato», ha spiegato il notaio Toscani a margine dell'incontro, «basti pensare ad esempio alla figura dell'amministratore di sostegno, che rappresenta la novità degli ultimi anni: in passato infatti il soggetto con disabilità poteva essere inabilitato o interdetto, mentre oggi con l'istituto dell'amministrazione di sostegno l'interdizione è decisamente desueta. In questi anni si è cercato infatti di far prevalere l'interesse della persona e nel contempo anche di assecondare un progetto di vita. Parlare di un amministratore di sostegno significa infatti delineare una figura che si occupa sia della tutela del patrimonio, ma anche di quella della persona e dei suoi interessi».
Oltre a questo istituto comunque Toscani ne ha presentati altri: «Ci sono le donazioni modali, i vincoli di destinazione, il trust e ovviamente le fondazioni», ha spiegato il notaio, che è stato presentato dalla presidente della Fondazione Pia Pozzoli Vittoria Albonetti. Proprio a lei è spettato il compito di presentare il ciclo di appuntamenti che prevede altri due incontri il 21 con Paola Brocca dell'associazione Dopo di noi di Biella e il 28 con Maria Antonietta Guidi della Fondazione Idea Vita di Milano (per info: 366.9533096 o piapozzoli@gmail. com).
«Questi incontri dovrebbero aiutare le famiglie delle persone disabili ad affrontare un tema difficile come il "dopo di noi" e nel contempo anche a far loro capire che il disabile deve essere riconosciuto come un adulto che fa delle scelte», ha spiegato Albonetti, «occorre infatti preparare la persona con disabilità a un discorso di autonomia, di distacco progressivo dalla famiglia che dovrebbe sfociare in una residenzialità diversa da un istituto».

Betty Paraboschi

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