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Giovedì 8 Maggio 2014 - Libertà

Ma a quanto ammonta oggi il patrimonio della Fondazione?

Serve chiarezza

di MARIO ANGELILLO
E' già trascorso un po' di tempo da quando ho deciso di non assumere responsabilità politiche (…non è vero mi hanno rottamato) e di seguire, attraverso la puntuale e tempestiva informazione di "Libertà" le vicende locali, convinto che se qualcosa si può fare è solo a livello locale, poiché a mio parere a livello nazionale mi sembra che si sono un po' tutti "bevuti il cervello".
Seguire le vicende locali mi appassiona di più perché sono alla portata e verificabili, quindi tra il constatare che c'è un aumento dei furti, una povertà in aumento, una disoccupazione forte con aziende che chiudono, un Ente Provincia che, ahimè!, sparisce e una Amministrazione comunale che dopo l'ultimo rimpasto avrebbe dovuto fare fuochi di artificio piuttosto che del "cine! ", mi mantengo aggiornato e riesco a vedere e giudicare le vicende locali con un certo distacco.
Ad essere sincero la delusione è forte, vedendo come il "nuovo" che avanza gestisce e propone; con questo non voglio assolvere una politica-partitica del passato che ha più volte mostrato il fianco, ma l'approssimazione, il populismo, la demagogia e la personalizzazione del potere e dei partiti, ecc.. che sempre più si affermano non lasciano ben sperare. Siamo portati sempre più a vedere e cercare la "pagliuzza" nel quadro sociale e non si vedono i "travoni " che passano davanti a noi.
E' di questi giorni la notizia che l'Amministrazione comunale avrebbe dato incarichi interni non in sintonia con le normative e se ne è fatto un gran parlare (pagliuzza), mentre dopo una informativa apparsa sul "Libertà" su quanto avvenuto in Cda Fondazione di Piacenza e Vigevano (travone) c'è stata solo una richiesta, peraltro quanto mai opportuna, del consigliere comunale Colosimo di convocare il presidente della Fondazione in Consiglio comunale per relazionare sul bilancio (approvato a maggioranza).
Nessun altro ha commentato la notizia e tutto ciò mi pare veramente assurdo. Eppure da commentare c'è, e molto.
Andiamo per ordine. Da qualche tempo gli esponenti della società civile, accusando la vecchia classe politica di incapacità ecc… hanno "occupato" i posti di potere della città (Camera di commercio, Fondazione), in pratica gli enti con disponibilità finanziarie non di poco conto, quindi in grado di intervenire concretamente nel tessuto sociale e produttivo della città. In particolare gli amministratori della Fondazione (cassaforte dei piacentini) già nel 2012 hanno decurtato il valore di alcuni investimenti di 24,5 milioni di euro e nel bilancio 2013 di altri 28 milioni di euro, non male; veramente non male!
Ricordo ai cittadini che la metà circa degli utili ricavati dagli investimenti effettuati dalla Fondazione, rappresentano il capitale da elargire sul territorio per iniziative sociali culturali ecc.. quindi, se perdono valore il patrimonio e gli investimenti, minori saranno le provvidenze da distribuire.
Ai sindaci della provincia, al volontariato, ai partiti, ecc… tutto ciò sembra non interessare…. sssilenzio, un fragoroso …silenzio. Trattandosi della cassaforte di famiglia e di soldi di tutti i cittadini, quindi di fatto un ente di interesse pubblico, ognuno di noi dovrebbe essere interessato e curioso di sapere come vengono amministrati i nostri risparmi e, visto i risultati, da semplice cittadino mi chiedo: formalmente gli amministratori della Fondazione rispondono al Consiglio e all' Assemblea generale, ma è implicito che, e non solo moralmente, devono rispondere anche all'opinione pubblica la quale dovrebbe, visti i risultati, chiedere conto, e a gran voce, e obbligare i responsabili a trarne le dovute conseguenze. Almeno chiedete scusa!
Perché l'amministrazione della Fondazione non può assumere caratteri di gestione "privatistica". Non è sufficiente rispondere alle interrogazioni dichiarando che "si è perso meno degli altri", anche perché ci sono organismi operanti nel nostro territorio che gestiscono patrimoni appena più elevati di quelli della Fondazione e attraverso una gestione prudenziale "del buon padre di famiglia" non hanno subito particolari perdite in questi anni.
Tenuto conto di quanto portato a pubblica conoscenza e delle risultanze che se ne possono trarre, una ulteriore domanda mi viene da fare: ma qualcuno ci sa dire a quanto ammonta oggi il Patrimonio netto della Fondazione che se non sbaglio ammontava, solo fino a pochi anni fa, a circa 400 milioni di euro?
Il presidente attuale, considerato da noi tutti ottima persona e privo di responsabilità pregresse, può mantenere la nostra stima e fiducia, solo, se trova la forza di fare chiarezza, svincolandosi e prendendo le distanze dai, tutt'ora presenti in consiglio, responsabili delle gestioni pregresse, che hanno portato come sembra, a un impoverimento del patrimonio della Fondazione e, quindi, del patrimonio dell' intera nostra collettività.

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