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Venerdì 9 Maggio 2014 - Libertà

Castelsangiovanni - (mm) I ragazzi de "L'Isola che non c'è" di Castelsangiovanni hanno trovato una nuova casa con locali più accoglienti e adatti alle loro attività che sono stati ricavati nell'ex sede Onmi (Opera nazionale maternità e infanzia) di viale Amendola, una struttura che fino a qualche mese fa ospitava il Centro socioriabilitativo (Csr), a sua volta trasferitosi nell'ex ospedale di Borgonovo

Castelsangiovanni - (mm) I ragazzi de "L'Isola che non c'è" di Castelsangiovanni hanno trovato una nuova casa con locali più accoglienti e adatti alle loro attività che sono stati ricavati nell'ex sede Onmi (Opera nazionale maternità e infanzia) di viale Amendola, una struttura che fino a qualche mese fa ospitava il Centro socioriabilitativo (Csr), a sua volta trasferitosi nell'ex ospedale di Borgonovo. "L'Isola che non c'è" è una struttura dedicata a persone diversamente abili che ogni giorno accoglie una ventina di ragazzi di tutta la Valtidone. Per poterli accogliere dallo scorso ottobre a oggi è stato messo in atto un intervento di restauro che in tempi record ha portato ora al taglio del nastro dei locali rinnovati. A rendere possibile questo piccolo sogno è stata una rete di volontari che insieme ai dipendenti del Comune (settore lavori pubblici e servizi sociali), educatrici e responsabili del centro hanno lavorato per dare ai ragazzi de L'Isola che non c'è una nuova casa.
«Un centro all'avanguardia e adeguato alle esigenze di chi lo frequenta» ha commentato il sindaco Carlo Capelli presente all'inaugurazione, che ha annunciato una piccola ma significativa novità. Oltre ai lavori di adeguamento dell'ex Onmi, per cui il Comune ha investito circa 20mila euro, a breve gli spazi esterni verranno forniti di una serra dove i giovani potranno ulteriormente sviluppare le loro capacità manuali. La serra sarà acquistata grazie a un co-finanziamento di Comune e Fondazione. «Un centro che, anche grazie alla nuova collocazione in centro, fa parte a pieno titolo della comunità di Castelsangiovanni che è una comunità aperta ad accogliere anche queste realtà» ha detto l'assessore Valentina Stragliati ricordando le innumerevoli attività cui i ragazzi del centro partecipano, come Cioccolandia e la fiera di San Giovanni. Sindaco e assessore hanno ringraziato la rete di volontari che sostiene il centro e che in questi mesi ha collaborato per terminare i lavori insieme alle educatrici che si occupano dei ragazzi. «Una struttura - ha commentato la direttrice del distretto Piera Reboli - che completa il panorama di interventi riferiti alla disabilità». Un grazie è stato rivolto anche alla parrocchia che nel 2012 mise a disposizione l'ex asilo Pallaroni per ospitare la prima sede. «Una struttura pensata per essere la casa di tutti» ha commentato la responsabile Rosella Barbattini, ringraziando volontari, dipendenti comunali, personale di Coopselios e tutte le persone vicine a questa piccola ma significativa realtà. L'inaugurazione si è chiusa con l'esibizione dei maestri di tango Vanesa Lamis e Alejandro Pereira che durante l'anno portano avanti un progetto di danza promosso dal Comitato Paralimpico e dal Comune con i giovani del centro.

Mariangela Milani

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