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Sabato 20 Marzo 2004 - Libertà

Con i Manicomics arrivano Ercole e il funambolo

Oggi e domani in San Matteo il nuovo spettacolo del gruppo a sostegno della Fondazione Giardinelli

Oggi alle 18 e alle 20.30 e domani alle 18 in San Matteo, i Manicomics metteranno in scena Ercole e il funambolo, un nuovo spettacolo per bambini presentato in anteprima nazionale. La storia è quella di Ercole, un vecchio signore, uno dei tanti vecchi signori con i visi rugosi, che seduti su una panchina in un parco, sorridono ai bambini, forse ricordandosi della giovinezza passata. Da giovane Ercole era stato un bravo pugile ma ora la sua vita, come quella di molte persone della sua età, è troppo lenta per lo scorrere frenetico dei nostri tempi ed Ercole è ormai stanco per affrontare altri combattimenti. Ma un giorno arriva il giovane Gaston, uno strano funambolo che a volte sale sui pali del telefono e comincia a camminare sui cavi. Ercole e Gaston sembrano distanti tra loro, ma tra i due nasce un incontro determinante per entrambi: grazie al giovane funambolo, con serenità e senso dell'umorismo, Ercole troverà la forza per affrontare il temibile avversario che "poco alla volta, prende possesso degli uomini, soprattutto delle persone anziane". Ascoltando i racconti del vecchio pugile, Gaston si sentirà più ricco, perché al di là delle parole, al di là di ciò che vedono i nostri occhi, nonni e nipoti hanno ancora molto da dirsi. Lo spettacolo fa parte di A.E.I.O.U. Il piccolo popolo a teatro, una rassegna di teatro per ragazzi che i Manicomics stanno proponendo in questo mese in San Matteo e i cui proventi andranno in parte a sostegno della Fondazione Mempo Giardinelli, che assiste con provviste diverse mense infantili nel Chaco, la provincia più disagiata dell'Argentina (e per questo la rassegna ha ottenuto il sostegno e il patrocinio della Provincia di Piacenza). Un rapporto, quello tra i Manicomics e i bambini, che si svolge ormai da diversi anni e che si compone, oltre che degli spettacoli per ragazzi che la compagnia mette in scena nei teatri e nelle piazze della città e della provincia, di laboratori teatrali svolti nelle scuole e di attività di formazione rivolte agli insegnanti. Tanto che il mese scorso il Ministero della pubblica istruzione ha riconosciuto Manicomics Teatro come agenzia formatrice per gli insegnanti. Su questo argomento abbiamo rivolto alcune domande a Mauro Mozzani, direttore della compagnia insieme a Rolando Tarquini e a Paolo Pisi. Com'è nata la vostra produzione di spettacoli per ragazzi? "Gli spettacoli sono nati sulla base delle attività che da ormai dieci anni svolgiamo nelle scuole, con i laboratori teatrali e i corsi di formazione per gli insegnanti. Svolgendo queste attività abbiamo sentito l'esigenza di raccontare delle storie in modo diverso da quello del teatro classico". Quali sono le storie che raccontate ai bambini? "Innanzitutto va detto che noi non raccontiamo mai favole: i nostri lavori sono quasi sempre lavori originali e svolgono temi che crediamo possano interessare ai bambini, che pensiamo possano essere vicini ai bambini e sentiti dai bambini". Come la storia di "Ercole e il funambolo"? "Esattamente. La storia di "Ercole e il funambolo" parla del rapporto che c'è tra i vecchi e i bambini. In realtà il funambolo della nostra storia è un giovane e non un bambino, ma nei suoi gesti e nel suo carattere si intravede l'ingenuità dell'infanzia e per questo i bambini vi si identificano. Attraverso Gaston, attraverso i bambini, il vecchio pugile Ercole troverà la forza per combattere il suo ultimo avversario, che non è altro che la solitudine e l'abbandono ai quali sono condannate le persone anziane nella nostra società". Parte dei proventi della rassegna del San Matteo andrà a finanziare il rifornimento di mense infantili in Argentina. Cosa vi ha portato ad aderire al progetto della Fondazione Mempo Giardinelli? "Alla fine del 2003 abbiamo effettuato una tournée in Argentina, portando i nostri spettacoli in diverse città, tenendo stage e laboratori teatrali, con un'esperienza che per noi è andata oltre il mero aspetto professionale, poiché per un mese siamo entrati in diretto contatto con la gente del luogo e ci siamo resi conto delle numerose contraddizioni e delle difficoltà che sta vivendo il popolo argentino, soprattutto nelle sue fasce più deboli, tra cui, in primo luogo, i bambini. Al nostro ritorno, siamo entrati in contatto con Sandra Bozzarelli, del Comitato che sostiene la Fondazione Mempo Giardinelli, e abbiamo deciso di dare il nostro contributo a questo progetto". Tra gli appuntamenti a breve dei Manicomics, il gruppo sarà impegnato domani alle 16 al centro culturale di San Nicolò con "I popolli della terra ha la loro musica chiaro o scuro?", partitura da favola per violincello e clown ispirata alle ballate di Dahl con Elena Castagnola e Mauro Mozzani. L'evento ha il patrocinio di Comune di Rottofreno,Fondazione di Piacenza e Vigevano.

CATERINA CARAVAGGI

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