Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Domenica 11 Maggio 2014 - Libertą

Museo Gazzola, sfida affascinante

All'auditorium della Fondazione una tavola rotonda con le istituzioni museali cittadine
La prima raccolta civica č stata allestita nell'istituto nel 1903

piacenza - E' una storia affascinante quella del primo Museo civico allestito all'istituto Gazzola a partire dal 1903. Una storia in cui si intrecciano Giuseppe Ricci Oddi e l'Opera Pia Alberoni, il museo archeologico e quelli civici di Palazzo Farnese, la diocesi e anche tanti privati. E chiaramente Ferdinando Arisi, l'indimenticato critico d'arte che del museo Gazzola fu conservatore e che ieri č stato ampiamente ricordato nel corso della tavola rotonda dedicata al tema "Dal primo museo civico ai musei della cittą".
L'iniziativa, svoltasi all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, č stata curata dall'attuale conservatore Alessandro Malinverni nell'ambito delle iniziative del Gazzola Day: tra le visite guidate curate dal Gruppo Fai Giovani e l'allestimento di una bella mostra dedicata appunto al "primo museo civico di Piacenza al Gazzola", č spiccato anche questo corposo seminario che ha messo a confronto diverse realtą museali piacentine oltre ai rappresentanti della Soprintendenza.
Nello specifico sono intervenuti Giorgio Braghieri dell'Opera Pia Alberoni, Annamaria Carini del Museo archeologico di Piacenza, Manuel Ferrari dell'Ufficio dei beni culturali ecclesiastici della diocesi, Giuseppino Molinari della galleria Ricci Oddi, Nicoletta Agazzi della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici delle province di Parma e Piacenza.
«La valenza di questo convegno sta nel vedere i referenti delle nostre eccellenze museali uniti per rievocare la storia dei musei piacentini, ma anche per confrontarsi sulla promozione di un'offerta museale integrata di cui la nostra cittą sente l'esigenza» č stato il commento dell'assessore Tiziana Albasi all'inizio della mattinata: spazio poi ai diversi interventi a cominciare da Carini, che ha evidenziato come «il materiale preistorico esposto al Gazzola sia ora nella sezione della preistoria e protostoria insieme ad altri rinvenimenti degli ultimi 30 anni, mentre quello romano sia nella mostra permanente per la formazione del museo archeologico inaugurata qualche mese fa».
«Gran parte del materiale del Gazzola risulta esposto - ha dichiarato Gigli -, penso all'armeria, alla quadreria, compresa quella farnesiana, e infine alla fontana del Mosč rimontata sullo scalone di Palazzo Farnese». Braghieri ha invece evidenziato come «le opere siano state prima spostate nella sede dei "Pupilli della patria" per poi approdare nel 1964 nell'attuale sede del Collegio Alberoni», mentre Ferrari si č soffermato sull'allestimento del piccolo museo diocesano inaugurato nel 1903 per volontą del vescovo Menzani e poi smembrato per i restauri del seminario nel 1970.
Molinari ha ricordato la figura di Arisi, «direttore della galleria dal 1968 al 1993, autore di un magnifico catalogo della Ricci Oddi e presenza insostituibile», mentre Agazzi ha evidenziato «il ruolo della Soprintendenza nella tutela e nella catalogazione delle opere, ma anche nella loro valorizzazione attraverso la didattica museale».

Betty Paraboschi

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio