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Mercoledì 9 Aprile 2014 - Libertà

Tarocchi: quel mistero contenuto nei 22 Arcani maggiori

Le tavole pittoriche di Piterà e le fotografie del Gruppo IdeaImmagine fino al 13 aprile da Biffi Arte

piacenza - L'etereo diventa materia e immagine: i 22 Arcani maggiori di Carlo Piterà e le fotografie del Gruppo IdeaImmagine. Sono 22 le tavole pittoriche di grande formato (100 x 175 cm. ognuna) esposte alla galleria Biffi Arte. Si tratta degli Arcani maggiori dipinti da Carlo Piterà, pittore calabrese con una vena surreale e simbolica. Mentre i suoi 56 Arcani minori sono esposti a palazzo Gotico in dimensione più ristretta.
I tarocchi hanno da sempre ispirato gli artisti nel corso del tempo, dal Bembo a Salvador Dalì, dal Mantegna a Guttuso, da Mitelli a Gentilini. Di volta in volta questi artisti hanno reinterpretato o anche reinventato l'iconografia tradizionale dei tarocchi che nascono nell'Italia delle signorie nel Rinascimento. Una citazione a parte per Calvino con Il castello dei destini incrociati, romanzo scritto nel 1973, con il quale rappresentare il testo narrativo accompagnato, quasi ad ogni pagina, dalle riproduzioni di carte dei tarocchi, in varie combinazioni, dalle quali lo scrittore fa scaturire diversi racconti. Un'opera di letteratura combinatoria, dove l'intrecciarsi delle vicende e dei personaggi rende possibile il riconoscimento di riferimenti a precedenti testi letterari, in particolare l'Orlando furioso, che fu a lungo elemento di studio e di rielaborazione da parte di Calvino.
Tornando ai tarocchi dipinti da Piterà, anche questi si inseriscono nel filone che viene tramandato dal XV secolo in poi, che attribuisce alla figura e ad ogni singola parte di essa un preciso valore simbolico, ma nel rispetto del dato realistico.
Coerente con la propria poetica, che mira a identificare il reale con l'allegoria e l'esistente con il visionario, giocando molto spesso con suggestioni accademiche ed ispirazioni visionarie, Piterà ha dato il via a innesti surreali nelle proprie opere e la sua ricerca lo ha portato ad affrontare un tema complesso e articolato come quello dei tarocchi che diventano espressione di associazioni concettuali astratte che hanno però legami con la realtà.
Accanto alle opere di Piterà e al fascino e alla suggestione dei tarocchi, nell'Antico Nevaio espongono invece i fotografi del Circolo IdeaImmagine, i quali nell'ambito di questa edizione di Omeofest, hanno affrontato un tema assai complesso: come fotografare la Quintessenza, cioè quel che vi è di più etereo ed inafferrabile nella realtà che ci circonda, riuscendovi pienamente.
Le immagini esposte sono particolarmente espressive oltre che apprezzabili per quanto attiene l'aspetto estetico. I fotografi di IdeaImmagine ancora una volta dimostrano di essere un gruppo coeso ed omogeneo, in grado di affrontare tematiche complesse, grazie a un continuo confronto al proprio interno e all'approfondimento dei criteri estetici e di espressione, per poi dar vita ad un lavoro collettivo adeguato, pur nelle ovvie differenze dello stile di ciascuno. La mostra proseguirà fino a domenica prossima 13 aprile.

Mauro Molinaroli

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