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Mercoledì 23 Aprile 2014 - Libertà

Timpano: «Ecco il nostro progetto per rimettere in moto Piacenza»

Dalla smart city al credito: il piano per lo sviluppo presentato in giunta verrà condiviso con forze economiche e società civile. L'imperativo: lavorare insieme

Non chiamiamolo "piano" e neppure "vision" e men che mai "patto". Termini abusati o forse troppo pomposi per questi anni smunti, avari di promesse e dove la retorica non ha più accoglienza. Però la bozza del "Documento strategico per lo sviluppo locale e la reazione alla crisi" portata ieri in giunta dall'assessore nonché vicesindaco Francesco Timpano (Sviluppo economico) se anche profuma d'umiltà, sotto sotto ha un'ambizione grande: far lavorare insieme tutte le istituzioni e tutte le forze sociali ed economiche per rimettere in moto Piacenza, città imbullonata, come il resto del Paese, dentro a una crisi storica.
Timpano ieri ha presentato un testo non definitivo che ogni assessorato studierà e valuterà dal proprio punto di vista, la prossima settimana verrà invece assunto dalla giunta come impegno ufficiale. Subito dopo inizierà la fase di condivisione, prima con i partiti di maggioranza, poi con le parti sociali e le forze produttive, con l'obiettivo di migliorare e qualificare il documento. A tutti si chiederà di rispondere con rapidità a questo appello.
Il testo ha molti capitoli: si va dalla smart city alle università, dal polo logistico a misure per il credito, dall'avvio di imprese al piano delle infrastrutture.
«E' una proposta aperta al contributo più ampio - spiega Timpano - sapendo che ciò che ognuno di noi realizza è il tassello di un puzzle a cui tutti dobbiamo contribuire». Perché proprio oggi? Perché si è concluso nei giorni scorsi il percorso del piano strutturale comunale (Psc) che detta le linee, i principi urbanistici che modelleranno il profilo di Piacenza nei prossimi vent'anni. Dopo questo atto programmatico, giudicato il più importante «ci sembrava giusto dotarci di un documento strategico che ci dia la possibilità di compiere scelte concrete a sostegno dello sviluppo» chiarisce Timpano, pur nella consapevolezza delle «limitate risorse», ma con l'impegno a non far da soli, a concertare le scelte con le parti sociali per condividere interventi utili: «E' anche una riflessione che offriamo alla città».
Timpano ha fatto tesoro, spiega lui stesso, del lavoro intorno al Psc e della pianificazione strategica piacentina che non è all'anno zero, abbiamo avuto un Piano strategico, un Patto per lo Sviluppo, gli impegni su Piacenza Territorio Snodo, oggi anche l'effervescenza di progetti dal basso per Expo 2015: «E' questo il metodo da applicare».
E nelle prossime settimane si terranno incontri pubblici, consulte, confronti, il documento sarà inviato ad altre istituzioni da coinvolgere, come Provincia, Camera di Commercio, Fondazione, Regione Emilia Romagna. L'obiettivo è di chiudere il percorso entro l'estate. Ma su molti argomenti ci si è già rimboccati le maniche.

Patrizia Soffientini

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