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Domenica 30 Marzo 2014 - Libertā

Salieri, quel fuoriclasse in grado di competere con Mozart

"Allegro con brio": successo ai Teatini per l'orchestra del Nicolini diretta da Dorsi con Lee, Heon e Pecorari

piacenza - Lo stupore, la meraviglia e la consapevolezza di essere normali. Un compositore come tanti, un artista di pregio senza il guizzo del fuoriclasse. Antonio Salieri ha vissuto la sua lunga carriera, a cavallo tra 1700 e 1800, alimentando questo cruccio. Qualche secolo dopo ce lo ritroviamo in un pomeriggio di marzo mentre si aggira nervosamente tra le navate della Sala dei Teatini, dialoga con il pubblico, interrompe il flusso sonoro, chiacchiera con gli orchestrali. Un salto nel tempo approfittando, nella finzione scenica, di una "licenza" accordatagli nell'aldilā da Bach e Palestrina. Salieri torna tra noi per dissipare qualche equivoco. Torna a raccontarci quanto č difficile dividersi tra odio e ammirazione verso qualcuno. Obiettivo di questi sentimenti contrastanti č il giovane rivale Amadeus Mozart. L'originale incipit ci accompagna nelle maglie di A proposito di Amadeus, il terzo appuntamento della rassegna cameristica, ad ingresso gratuito, Allegro con brio, organizzata dalla Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con il Conservatorio di musica "Nicolini".
La Sala dei Teatini, gremita in ogni ordine di posto, si č animata grazie a questo spunto storico: il rapporto fra Mozart e Salieri. Dicevamo di un pubblico molto nutrito, eterogeneo. Moltissimi i giovani attratti dalla splendida musica cucita dalla prova maiuscola dell'orchestra del Conservatorio "Nicolini" diretta da Fabrizio Dorsi che dal 2007 al 2013 č stato direttore del Conservatorio. Attualmente il maestro insegna "Esercitazioni orchestrali" ed č incaricato di Direzione d'orchestra sempre al "Nicolini". Lo spettacolo, un articolato percorso narrativo tra teatro e morbide armonie, č stato ideato da Roberto Iovino per l'amico Franco Carli. Il volto di Salieri č quello di Nicola Cavallari, irriverente e spiritoso. L'attore milanese ha fondato nel 2011 la compagnia "Tap ensemble" specializzata nella realizzazione di recital finalizzati all'uso di maschere di commedia. In scena, al fianco dell'orchestra del Conservatorio si sono esibiti i baritoni Min Ho Lee e Song Jin Heon, il soprano Federica Pecorari. Il programma, con musiche naturalmente di Mozart e Salieri, si č aperto con la Veneziana, Sinfonia in Re, e i tre movimenti l'Allegro assai, l'Andantino grazioso, Presto. Poi la bacchetta di Dorsi indirizza la giovane e frizzante orchestra verso i territori della Sinfonia 31 K. 297, detta Pariser dalla cittā nella quale fu scritta. Brio e spensieratezza con L'Allegro assai. Poi un'aria celeberrima tratta dal Don Giovanni di Mozart: Madamina il catalogo č questo. Qui č il baritono Min Ho Lee ha dare sfoggio di maturitā e intensitā. Dalla stessa Parigina ecco poi l'Andante. Spazio anche al brano Deh, vieni alla finestra cantata dal baritono Song Jin he con sorprendente disinvoltura. Si tratta di una serenata che il protagonista intona sotto il balcone della casa dell'amata. Poi sempre dal dramma giocoso di Lorenzo Da Ponte arriva Lā ci darem la mano, eseguita con efficace fraseggio da Federica Pecorari e Song Jin Heon. Bis di rito, tra gli applausi, con "Presto" dalla Veneziana di Salieri.

Matteo Prati

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