Lunedì 31 Marzo 2014 - Libertà
Mercatino vintage per il tetto della chiesa
Operazione-salvataggio al via. Case sfitte, piace il progetto di albergo "diffuso"
zerba - «Il tetto della chiesa deve fare i conti con continue infiltrazioni di acqua, la situazione è peggiorata ancora con le ultime piogge. Un disastro. Abbiamo un progetto di restauro e riqualificazione del tetto, ma prevede un costo per l'intervento di 100mila euro». Così Lucia Donini e Giuseppe Barbieri, che con la pensione hanno deciso di lasciare via Paolo Sarpi a Milano per vivere tutto l'anno a Zerba, spiegano come uno dei simboli del paese, la chiesa di San Michele del Nono secolo, rischi di crollare sotto il peso degli anni. E lanciano un appello a chiunque possa aiutare la piccola comunità, in attesa di un sopralluogo del vicario vescovile, don Giuseppe Illica, previsto per il 26 aprile.
«Abbiamo una piccola quota da parte, ma contiamo nella bontà delle persone e nella benevolenza dei tanti turisti che vengono in estate in paese - precisano i coniugi -. Ci sono già stati proficui contatti con la Curia e con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, ma vorremmo riuscire a raccogliere almeno la metà della cifra necessaria contando sull'aiuto di chi condivide con noi l'amore per il paese. Basterebbe un euro al giorno di risparmio. Non vogliamo che il paese muoia, la nostra chiesa è un bene di tutti noi».
Il sindaco Claudia Borrè e Lucia Donini hanno inoltre pensato di allestire un mercatino ‘stabile' del vintage per finanziare il restauro del tetto: «Abbiamo sgomberato un paio di case, ovviamente su richiesta dei proprietari, e abbiamo recuperato vestiti, attrezzature da cucina, tazze e bicchieri - precisa Lucia -. Sono oggetti che ricordano gli anni Quaranta- Sessanta e li metteremo in vendita». Nel caso in cui il sindaco Borrè inauguri il suo terzo mandato, il primo progetto da portare avanti potrebbe inoltre essere quello di un albergo diffuso in paese. «Sarebbe il mio sogno - spiega la Borrè -. Qui ci sono tante case sfitte e il mercato immobiliare è fermo. Eppure le nostre zone sono pregiate per escursionisti e pescatori esperti, che talvolta chiedono dove alloggiare. Vivere in montagna non è semplice, chi fa questa scelta la porta avanti con coraggio e spirito di sacrificio. Sostenere i privati perché possano contribuire alla realizzazione dell'albergo diffuso potrebbe dare nuova vita al paese».
Presto partiranno anche i lavori per il ponte sul torrente Boreca, lungo la provinciale 18, attraverso un contributo della Provincia pari a 180mila euro. «La situazione delle frane è piuttosto preoccupante - spiega ancora la Borrè -. Oltre alla frana più imponente, quella del gennaio scorso, vi è un altro tratto dove la strada è stata mangiata da un movimento franoso sottostante. La Provincia ha garantito un intervento tra aprile e maggio».
malac.