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Giovedì 27 Marzo 2014 - Libertà

«Un portale in grado di parlare alle persone e di annunciare a tutti il messaggio di Cristo»

sotto il segno della bellezza
Don Noberini: dopo ventisette anni la chiesa avrà un ingresso adeguato

«Il portale di una chiesa non è un ingresso qualsiasi, ma è la porta di tutta la comunità e soprattutto è porta della fede» dice don Maurizio Noberini, parroco di Santa Franca, riprendendo i concetti espressi nella lettera apostolica Porta fidei con cui Benedetto XVI indisse l'Anno della fede.
Anche papa Francesco in diverse occasioni ha parlato di una Chiesa dalle porte sempre aperte, una Chiesa accogliente che, nello stesso tempo, sappia anche uscire nel mondo per portare il Vangelo a tutti i popoli della Terra.
"Gesù è la porta e bussa alla nostra porta affinché gli permettiamo di varcare la soglia della nostra vita" (la frase è tratta dalla riflessione intitolata "La soglia della fede" che l'allora cardinale Bergoglio propose alla diocesi di Buenos Aires proprio in occasione dell'Anno della fede, ndr).
«E' stato lo stesso Milani a proporci di dare un senso compiuto alle lettere del portale, un portale in grado di parlare alle persone e di annunciare a tutti la vita e il messaggio di Cristo» spiega don Noberini.
«L'attuale porta era provvisoria e quindi anonima - sottolinea il parroco -. Dopo 27 anni finalmente la chiesa avrà un portale d'ingresso adeguato, è stata una scelta voluta dalla comunità parrocchiale in occasione del quarantesimo di fondazione della parrocchia».
«Il ritardo nel completamento della porta - prosegue il parroco - è dovuto anche al momento difficile che da alcuni anni a questa parte flagella le famiglie italiane. La parrocchia ha ridimensionato il progetto limitandolo al solo portale e ha trovato un artista che ha offerto gratuitamente la sua opera proponendo una soluzione che ha messo tutti d'accordo. Questo, senza nulla togliere al nostro impegno a sostegno delle famiglie in difficoltà» spiega don Noberini che da cinque anni, oltre all'attività di parroco presta il suo servizio anche come presidente di Africa Mission e che quindi conosce bene la piaga della povertà, in Italia come nelle regioni dell'Uganda.
«Un intervento come questo non deve sembrare scandaloso - puntualizza il sacerdote - dato che valorizza un elemento di grande importanza nel favorire ed educare alla frequentazione della chiesa in uno spirito di fede: tutto questo sotto il segno dell'arte e della bellezza che sono un linguaggio che appartiene in modo particolare alla vita spirituale».
«Evangelicamente l'onore per la persona di Gesù si esprime certamente e principalmente nel servizio ai poveri - prosegue il parroco - ma esso si deve manifestare anche nel "profumo" e nel decoro che ricordano la preziosità della Sua presenza e del dono di Sè sulla Croce».
Da un punto di vista tecnico il grande portale è stato realizzato con pannelli di acciaio inox lavorati al laser e successivamente dorati, montati a loro volta su una struttura in acciaio corten che ha la caratteristica di autoproteggersi dalla corrosione elettrochimica, mediante la formazione di una patina superficiale compatta solitamente di colorazione bruna.
«In un primo tempo si era parlato di un portale in bronzo come la porta che c'è da Biffi Arte in via Chiapponi - spiega Milani -. Poi un po' per il costo troppo elevato di quel materiale e un po' per l'esperienza che ho avuto in provincia di Venezia con la facciata del palazzo "Campiello" a Vigonovo (anche in quel caso acciaio corten lavorato al laser, ndr) ho pensato proprio all'acciaio. Per impreziosirlo ci siamo avvalsi di una sorta di "sublimazione" del metallo con una tecnica innovativa che permette di lavorare la superficie rendendola dorata e luminosa in maniera permanente».
A completamento dell'intervento artistico sulla porta d'accesso, ai lati del sagrato verranno inserite altre due frasi particolarmente significative, sempre in acciaio, opera dello stesso Milani, tratte dai Vangeli di Matteo e di Marco.
"Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro" è il versetto scelto per chi accede all'edificio, mentre per chi sta per lasciarlo è inciso un invito che, a distanza di due millenni, non perde il suo originario e profetico invito alla missione: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura".
La particolare collocazione dell'edificio sacro al centro di un grande spiazzo, permette la vista del portale a chiunque transiti nel quartiere offrendo, di sera, il suo "richiamo di luce" anche a chi percorre strada Farnesiana e si trova ad incrociare l'asse di via Pastore. Sul fondo del viale, a qualche centinaio di metri di distanza, esattamente al centro prospettico il portale illuminato invita quantomeno ad una piccola e fuggevole riflessione.
Del resto è lo stesso papa Francesco a offrirci una chiave di lettura di quella luce fatta di parole che rimandano alla vita di Cristo: "La fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi e questo basta per il cammino" [Lumen Fidei, 57].

carlo.francou@liberta.it

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