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Venerdì 28 Marzo 2014 - Libertà

«Il Valtidone Festival? Da Camilo a Girotto»

Le anticipazioni di Livio Bollani, direttore artistico degli Eventi musicali internazionali

di ELEONORA BAGAROTTI
Il grandissimo pianista dominicano Michel Camilo per il Valtidone Festival, e non solo: stanno cominciando a filtrare i primi nomi e già si capisce quale sarà la portata della diciassettesima edizione degli Eventi musicali internazionali della Valtidone, partiti nel 1998 da Pianello con i Concorsi internazionali di musica della Valtidone.
Abbiamo chiesto qualche anticipazione a Livio Bollani, direttore artistico della Fondazione Valtidone Musica, compositore e violinista nonché docente di Composizione e Armonia all' Istituto di studi superiore "Tchaikovsky" di Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro.
«Prima di tutto - spiega Bollani - la Fondazione Valtidone Musica è riuscita, per la prima volta, a predisporre un progetto triennale e quindi abbraccerà l'edizione 2014/15/16 degli Eventi musicali internazionali della Valtidone ponendosi importanti obiettivi. Nell'arco di questo triennio - precisa il direttore artistico - noi vorremmo portare nel Piacentino tra i 1500 e i 2000 musicisti provenienti da tutto il mondo, registrare complessivamente dai 30 ai 40mila spettatori organizzando un centinaio di eventi, occupare circa 10mila posti letto e far servire dai 25mila ai 30mila pasti creando un importante indotto economico anche attraverso la valorizzazione di alcuni luoghi di interesse turistico, storico e culturale della Valtidone e i castelli in particolare».
Un triennio prevede una complessa e ricca programmazione. Come si snoderà?
«Si svolgerà anche in nuovi periodi, soprattutto il prossimo anno ed in previsione dell'Expo, da maggio ad ottobre. Ci stiamo muovendo in maniera coordinata con gli altri principali operatori piacentini nel campo dello spettacolo per avere un programma coordinato ed anche per cercare delle sinergie comuni, di cui renderemo noti i dettagli più avanti. Facendo squadra, si otterranno risultati migliori per Expo 2015».
Quali sono le forze motrici di questo ampio progetto?
«Prima di tutto va ringraziata la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che è l'anima di questo progetto: ci ha dato una importante fiducia sulla triennalità, a condizione che non si faccia semplicemente dello spettacolo. La politica degli ultimi anni, del resto, era già quella di valorizzare il territorio e smuovere l'economia attraverso eventi culturali. E c'è anche un valore sociale: anche quest'anno, in occasione di alcuni eventi del Valtidone Festival, raccoglieremo fondi a scopo benefico. Ad esempio, ripeteremo ancora il concerto dell'Ensemble Strumentale Scaligero per l'Airc e ne terremo uno a favore dell'Hospice di Borgonovo. Dunque la nostra è una missione più ampia, che va oltre l'organizzazione degli spettacoli. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha un ruolo sempre più attivo, in un certo senso condivide le nostre scelte, curando l'importanza dell'oculatezza dell'investimento economico. Un altro aspetto è quello della Fondazione Valtidone Musica, un ente a partecipazione pubblica la cui gestione negli anni è divenuta sempre più trasparente, con obblighi specifici in fatto di progettazione, pubblicità (pubblicazione delle spese sostenute in primis) ed appalti. Il rovescio della medaglia è che ciò comporta molta burocrazia e bisogna, in questo senso, ringraziare sia i membri del Cda della Fondazione Valtidone Musica - a nome di tutti vorrei citare il presidente, Gianpaolo Fornasari, che è anche sindaco del Comune di Pianello - che svolgono il loro compito senza percepire alcun compenso, sia gli uffici del Comune di Sarmato, sede della Fondazione. Infine, se da un lato c'è la Fondazione di Piacenza e Vigevano che ci sostiene dal punto di vista economico, dall'altro c'è una coesione esemplare da parte dei Comuni e dei sindaci - inclusi quelli uscenti, cui vorrei rivolgere un plauso per il sostegno che ci hanno accordato in questi anni -, al di là dell'aspetto politico. Con i problemi che stanno affrontando in questo momento Comuni e Province, bisogna credere fermamente in un progetto e ci vuole una encomiabile forza di volontà per portarlo avanti, così come si sta facendo in Valtidone. Non ultimo, fondamentale è il sostegno di Editoriale Libertà e dell'editrice Donatella Ronconi».
Quali saranno le novità per quanto riguarda i Concorsi internazionali della Valtidone?
«Nonostante i tempi di crisi, io mi aspetto un'edizione da grandi numeri. In ambito musicale, i Concorsi Valtidone sono gli eventi che ci danno maggior rilievo a livello internazionale: i numeri e la loro qualità, a livello europeo, sono tra i più alti. Il loro valore è testimoniato soprattutto dalla carriera di molti dei vincitori, da Alice Sara Ott a Lukas Geniusas e Michail Lifits, per citarne alcuni. Quest'anno avremo 30mila euro di premi e una quindicina di concerti per i vincitori. I vincitori del "Bengalli" inoltre avranno anche in programma tre concerti con l'orchestra in Calabria, Romania e Germania. Da sottolineare c'è poi l'importanza dei giurati, una quarantina, tra cui Ramin Bahrami, pianista di origini iraniane tra i più apprezzati a livello mondiale, celebre per la sua ricerca interpretativa rivolta alla produzione artistica di Johann Sebastian Bach, e Oleg Maisenberg, star assoluta del pianismo e plurivincitore di premi alla carriera».
E per quanto riguarda il Valtidone Festival?
«Mercoledì 16 luglio a Villa Marchesi a Gragnano si esibirà Michel Camilo con il suo Trio. Camilo, vincitore di un Grammy e di un Emmy, è sicuramente nell'Olimpo dei più grandi pianisti jazz latini di tutti i tempi: un evento straordinario, tra i più importanti nella storia del Valtidone Festival. Venerdì 26 settembre allo Spazio Rotative avremo una serata Made in Argentina con Javier Girotto e i Cordoba Reunion mentre l'apertura sarà sabato 7 giugno a Castelmantova con il Bester Quartet, il più celebre quartetto di klezmer contemporaneo in arrivo direttamente da Cracovia».
Anche il Valtidone Summer Camp avrà elementi di innovazione?
«Di solito il Summer Camp è sempre stato circoscritto ad una ventina di giorni nel mese di luglio, ai quali quest'anno aggiungeremo anche la prima settimana di settembre. I docenti saranno una ventina, tutti di fama internazionale: tra questi, vorrei citare Andrzej Janski e Aquiles Delle Vigne, per quanto riguarda il pianoforte; per i violinisti, tornerà dopo la pausa dell'anno scorso Sergej Krylov. L'offerta del Summer Camp, in generale, sarà molto ricca e auspichiamo di arrivare per la prima volta a sfondare il tetto dei cento iscritti».

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