Sabato 29 Marzo 2014 - Libertà
Michetti, un pittore sotto la lente
Alla Ricci Oddi viaggio...in nove tele spiegate dai ragazzi del "Respighi"
di ANNA ANSELMI
Cambierà temporaneamente volto la sala 17 della Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, che verrà riallestita per ospitare dal 5 aprile all'11 maggio un'iniziativa dedicata a Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, Pescara, 1851 - Francavilla al Mare, Chieti, 1929), al quale verrà dunque riservato l'intero ambiente, affiancando alle sette opere di proprietà del museo di via San Siro (in parte esposte nella collezione permanente, in parte provenienti dai depositi) due quadri giunti in prestito da istituzioni pubbliche: lo studio da La processione del Corpus Domini (1878), olio su tavola del Museo di San Martino di Napoli, e la tela I morticelli (1880), del Museo nazionale d'Abruzzo, da confrontare rispettivamente con Mammina (1877) e Il morticello (1884), entrambi acquistati direttamente nello studio del pittore, del quale Giuseppe Ricci Oddi era stato anche ospite nel "conventino" di Francavilla al Mare. Per l'occasione, ha annunciato Maria Grazia Cacopardi, direttrice della Galleria Ricci Oddi e coordinatrice del progetto, realizzato nell'ambito di un percorso alternanza scuola-lavoro con il coinvolgimento della IV G del liceo scientifico Respighi, verranno «sperimentate inoltre nuove soluzioni illuminotecniche della sala, grazie allo sponsor tecnico, ditta Maurizio Raviscioni».
Alla presentazione dell'iniziativa ieri alla Ricci Oddi sono intervenuti anche il presidente Giuseppino Molinari, l'assessore alla cultura Tiziana Albasi, le insegnanti del Respighi, Mariarita Guglielmetti e Raffaella Pezzoni, nonché le studentesse Sara Ziliani e Federica Buratti, in rappresentanza dei compagni di classe con cui hanno contribuito al progetto: Angelica Beluffi, Chiara Bergamini, Giorgia Bernazzani, Federico Cattadori, Matteo Costi, Valeria Dall'Ospedale, Ancy Foppiani, Carlotta Lizzi, Laura Losi, Maurizio Resi e Samuele Soressi. I ragazzi hanno elaborato testi che i visitatori potranno consultare tramite iPad e su pannelli, arricchiti da fotografie d'epoca concesse dall'Archivio Alinari. Il presidente Molinari ha espresso il suo vivo apprezzamento per un progetto che ha visto gli studenti protagonisti, in coerenza con la linea di «aprire la Ricci Oddi a una partecipazione sempre maggiore della città, con forme innovative». L'assessore Albasi ha rimarcato l'importanza dei contatti avviati tra la scuola e «luoghi che non sono solo depositari statitici della cultura, ma offrono occasioni di affinamento e crescita, a patto di imparare ad amare, conoscere e valorizzarne il patrimonio che conservano».
Il caso di Michetti, come messo in luce anche dalla docente di storia dell'arte Pezzoni, si è rivelato capace di sollecitare un approccio multidisciplinare, con l'apporto dei colleghi di lettere (Giovanni Marchesi, per la supervisione dei testi) e inglese (Maria Carla Lillo, per la traduzione dei testi). Guglielmetti ha evidenziato, tra i fattori positivi dell'esperienza dei ragazzi, l'applicazione delle nuove tecnologie per cercare di rendere meglio fruibili i contenuti elaborati con il supporto di Roberta Abbatangelo e Ambra Visconti, della Galleria Ricci Oddi. Gli studenti hanno spiegato il metodo seguito, che li ha portati ad «analizzare i quadri di Michetti esposti nella sala 17 e custoditi nei depositi, considerandone il fronte e il retro, come pure la cornice realizzata dal pittore, le cui caratteristiche sono state illustrate dalla restauratrice Silvia Ottolini, per arrivare a cercare di comprendere meglio il processo creativo dell'autore. La consultazione del regesto delle opere ha poi consentito di ripercorrere la formazione della collezione della Ricci Oddi».
Le iniziative in omaggio a Michetti sono patrocinate dal Comune di Piacenza, dalla Provincia e dalla Regione Emilia-Romagna, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del gruppo Assiprime.