Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Venerdì 28 Marzo 2014 - Libertà

Il sogno americano tra delicate note

Vignola, Pavesi e Marazzoli applauditi nel concerto per "Gli amici del Romagnosi"

piacenza - La canzone americana, il sogno che si stende su un tappeto di brani indimenticabili. canzoni che sfrecciano nella memoria, giù fino al cuore. La colonna sonora ideale. Il ricordo è limpido come il cielo ripulito dopo un temporale. Classici dell'America che fu, la loro forza espressiva. Un corpus di canzoni indimenticabili, standard che hanno costituito la base per le variazioni dei jazzisti più importanti. Grande musica senza etichette e confini. Il carattere, la passione, tempo di crooner e musical, sorsi di una Broadway sfavillante. Una copertina che si è illuminata, all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, sotto le insegne di Polvere di Stelle, concerto organizzato da "Amici del Romagnosi" in collaborazione con Amici del Gioia" e "Amici del Liceo Scientifico", nell'ambito degli Appuntamenti di Gian Domenico.
Un bozzetto musicale, ricordi lievi e nostalgia malandrina, segnato dalla voce e dal racconto di un bravissimo Adriano Vignola. Al suo fianco Nelio Pavesi, morbido e autorevole al pianoforte, ed Enrico Marazzoli e il suo fraseggio ampio e colorato al sax. Il trio ha offerto alla folta platea una gustosissima ricetta: stile, melodia, ricordi. Missive da un'America anni Venti che ha propagato un alone di magìa fino ai giorni nostri. Energia positiva, sensazioni forti. Il repertorio ha accolto capolavori senza tempo, pagine note e zeppe di intensità. Si sale il primo gradino della "scaletta" con Smoke gets in your eyes scritto per il musical Roberta da Jerome Kern. La versione più famosa del pezzo rimane quella dei Platters. Un altro spicchio di storia è tagliato sulle note di Blue moon, scritta da Richard Rodgers e interpretata da firme illustri come Frank Sinatra, Ella Fitzgerald ed Elvis Presley. E ancora A woman in love dal film Bulli e pupe con Marlon Brando e Jane Simmons, un cult come Cheek to cheek di Irving Berlin affidata nel tempo a tanti artisti ma resa indimenticabile dalla coppia Ginger Rogers e Fred Astaire nel film Cappello a cilindro. Dalla colonna sonora di Tempi moderni sbuca Smile, pezzo gettonatissimo ed interpretato dai più grandi, da Nat King Cole fino a Michael Jackson. Subito dopo il prezioso tessuto sonoro di Lullaby of birdland di George Shearing. A seguire un medley al pianoforte di Pavesi con Lover dal film Sabrina, Somewhere over the rainbow di Arlen, Just one of those things di Cole Porter. Di Tony Bennett la sua canzone per eccellenza: I left my heart in San Francisco e l'immancabile Hello, Dolly portata al successo da Louis Armstrong. I più grandi cantanti jazz e di «musica leggera» l'hanno prima o poi interpretata: ecco quindi Stardust e in rapida successione Night and day, Tenderly, Unforgettable. Nei bis, a grande richiesta, sono state riproposte Stardust e I left my heart in San Francisco. Gli applausi arrivano convinti e scorrono sulle corde più intime dell'animo.

Matteo Prati

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio