Lunedì 7 Aprile 2014 - Libertą
Brillante finale per il Piacenza Jazz Fest
Tanti spettatori alla cerimonia di premiazione del "Bettinardi" allo Spazio Rotative
di PAOLO SCHIAVI
Calato il sipario sull'undicesima edizione del Piacenza Jazz Fest. Sabato sera, il tradizionale Galą di fine festival allo Spazio "Le Rotative" di Libertą. Lą dove il festival si apre e si chiude ogni anno. Gianni Azzali, presidente del Piacenza Jazz Club, motore della manifestazione, indossava il vestito migliore. «Lo stesso di tre anni fa», ha ironizzato dal palco. La taglia del suo abito č rimasta la stessa, ma il festival invece č cresciuto parecchio. Nelle prime fasi della serata, davanti al pubblico pił fedele e alla presenza di diverse autoritą, Azzali ha ripercorso l'entusiasmante cammino compiuto dalla manifestazione. I concerti del cartellone e i tantissimi eventi "collaterali". Su tutti, quest'anno, oltre al consueto concerto in carcere e alle attivitą formative e divulgative che hanno coinvolto, per la prima volta, anche le scuole (sullo sfondo scorreva una carrellata di foto realizzate ai concerti dai giovani "reporter" del "Gioia" e del "Cassinari" che hanno frequentato il workshop fotografico di Pino Ninfa), hanno svettato i 14 concerti della rassegna Piacenza suona jazz diffusa nei locali piacentini, che ha letteralmente irrorato la cittą di musica.
Č stato, come da tradizione, un "arrivederci" tintinnante al 2015, alla prossima, dodicesima edizione del festival. Protagonista della serata, la musica dei finalisti al concorso nazionale "Chicco Bettinardi" dedicato ai giovani talenti del jazz. A sbancare tutto č stato Lorenzo Vitolo, il giovanissimo pianista napoletano, vincitore della sezione A - solisti ma anche del premio del pubblico, su un centinaio di voti, scrutinati a fine serata durante una sgargiante comparsata dello Spirit Gospel Choir di Andrea Zermani. A Vitolo, dunque, oltre alla ghiottissima coppa piacentina come simpatico riconoscimento per la preferenza "popolare", sono andati 1200 euro, "Premio Libertą" e l'ingaggio al Jazz Fest 2015. Premiato dal maestro Giuseppe Parmigiani e da Francesco Scaravaggi della Fondazione, e accompagnato sul palco dal "Trio Bettinardi" (Erminio Cella al pianoforte, Mauro Sereno al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria), ha deliziato il pubblico con la sua composizione originale Nostalgia. Secondo classificato tra i solisti, Francesco Pollon di Udine, che ha eseguito invece un suo arrangiamento del famoso brano di Kurt Weill, This is new, ed č stato premiato con 700 euro.
Quanto alla sezione B - gruppi, č stato ex-aequo tra il cremonese 3al Bot Jazz Quartet e gli Zurbaran, con componenti da varie regioni d'Italia. Entrambi hanno suonato brani originali con un gustoso piglio "free" e sono stati premiati da Carla Copelli di Elitrans e Raffaele Volpe di Yamaha Music Europe: i riconoscimenti in denaro (1500 e 800 euro) sono stati sommati e divisi a metą; per gli uni e gli altri, "Premio Libertą" e ingaggi al prossimo Jazz Fest e al Nuoro Jazz 2014.
Della sezione C - cantanti, la vincitrice č stata invece la brava Rossella Cappadone di Rimini, seguita dall'eclettico Lorenzo Sansoni di Lucca. A lei, consegnati dal prefetto Anna Palombi e dall'editrice di Libertą Enrica Prati, 500 euro, "Premio Libertą" e ingaggio Jazz Fest 2015; a lui, 300 euro.
Tanti i ringraziamenti di Azzali. Alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, senza la quale «Piacenza sarebbe inimmaginabile», a Libertą, Comune, Provincia, Regione e Ministero dei Beni Culturali, allo staff di volontari e professionisti che "fanno" il festival, a Fausto Mazza per grafica, immagine e per il film-documentario sui primi 10 anni di Jazz Fest (verrą proposto in estate al Daturi e concorrerą a diversi festival), ai soci del Club e del Milestone, ai tanti sponsor privati, tra cui Yamaha, Elitrans e Naima Music Store, a partner e collaboratori: Sidma, Crossroads festival, centro commerciale Gotico, conservatorio "Nicolini", Comune di Fiorenzuola, giurie. Alla fine, brindisi, vino e salame per tutti. Arrivederci al Jazz Fest 2015, dodicesima edizione, che tornerą in primavera avanzata in corrispondenza del periodo caldo di Expo 2015.